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Filtra o rassegnati: ci perderemo quasi tutto

Ami leggere, sei un cinefilo appassionato o un amante della musica o della tv di qualità? La triste verità, come ci ricorda Linda Holmes, è che nonostante passiamo ore a leggere, al cinema, davanti alla tv e ad ascoltare musica, siamo destinati a perderci la quasi totalità di ciò che, a ragione, merita di essere letto, visto, ascoltato. Banale forse, ma non troppo, in un’epoca in cui di fatto abbiamo una scelta infinita su quali contenuti consumare. Con poco più di un click possiamo scaricare un ebook e cominciare a leggerlo in 60 secondi. Lo stesso, più o meno legalmente, con un archivio più o meno prossimo a infinito, vale per la musica, per i film per i programmi tv.

libri

Linda Holmes calcola per paradosso che, leggendo da 15 a 80 anni e selezionando i libri pubblicati dal 1761 in poi, una persona che legge 2 libri a settimane può arrivare a leggerne 6500 nell’arco di una vita, ovvero 20 per ogni anno di pubblicazione. Al di là dei numeri assoluti e del calcolo arbitrario, una cosa resta vera: nonostante tutta la buona volontà e l’interesse che una persona può avere, il numero di contenuti che possiamo consumare è finito e limitato. Lo stesso ragionamento vale per musica, film e tv.

Cosa fare? Come reagire? Il pezzo suggerisce due vie d’uscita e una conclusione finale che sposo in pieno. Le vie d’uscita sono due: filtrare e arrendersi. A seconda dei casi dobbiamo agire o farcene una ragione. Agire e poi farcene una ragione, per ciò che mi riguarda. Cosa vuol dire in pratica? Vuol dire non pensare che un film vale l’altro o che un libro vale l’altro, ma darsi delle priorità e applicarle con forza.

Un esempio? Da tempo ho deciso di vedere il maggior numero possibile di film inclusi nella Top 250 di IMDB, una sorta di lista del meglio del cinema sulla base del voto di milioni di cinefili sparsi in tutto il mondo. Solo nelle ultime settimane ho aggiunto Pulp fiction, Una separazione e City of God, rimpolpando il mio archivio di titoli nella lista, da vedere presto. Un altro modo è filtrare, selezionare, seguendo la critica dei festival e il voto di Metacritic: una guida utile a selezionare la qualità, anche quando non trova il sostegno della massa. Un elemento in più è raccogliere i film visti in una lista su IMDB, grazie alla quale so che nel 2012 sono riuscito a vedere 70 film e quest’anno 21.

Per i libri vale la stessa cosa, ma in questo ambito non ho ancora applicato né filtro, né abbandono, continuando ad accumulare libri digitali su libri digitali – la carta no, occupa spazio e preferisco non aumentare il volume – con migliaia di libri che non potrò mai leggere per le ragioni di cui sopra. Perché accumularli quindi? Possesso fine a se stesso? Non è un bene. Il rischio è di dare priorità a libri meno meritevoli o interessanti o “da leggere” rispetto ad altri. E’ l’ora di filtrare, consapevoli che non riuscirò mai a leggerli tutti nell’arco di una vita, nonostante da oltre 2 anni ho una media di 10 libri letti al mese. Con questa intuizione ho comprato tempo fa 1001 libri da leggere prima di morire, ma non ho ancora applicato un piano per attingere da questa lista, seppur qualcuno in più ne abbia letto.

La conclusione finale del pezzo è che per essere una persona “well-read“, traducibile forse come acculturata, l’importante non è “non perdersi nulla”, visto che è umanamente impossibile, ma “fare uno sforzo genuino per esplorare con consapevolezza“. Parole sante, anche se consolano poco.

Chiudo e vado a cancellare ebook da ebook dal mio ebook reader, scartando quelli che certamente non leggerò da qui a fine anno (il Mio Kindle contiene attualmente oltre 300 oggetti, per lo più ebook).

Il tuo tempo è prezioso, impiegalo al meglio.

Published in Esperienze Formazione permanente Media & Social media