Il lavoro in remoto e l’azienda in rete

Da più di sei anni sono abituato a lavorare senza ufficio. A casa non ho neanche una stanza dedicata, ma semplicemente una scrivania. Molto del mio tempo lavorativo, circa la metà, lo passo in viaggio o in movimento, da lavoratore nomade. I lavoratori della mia categoria sono in continuo aumento e il bello è che in molti casi lavorano da dipendenti per una sola azienda. Può sembrare che parli di qualcosa di americano e poco italiano. In realtà non è così e me ne sto rendendo conto con l’ultimo lavoro che sto facendo con Simplicissimus Book Farmn.

Simplicissimus ha una sede amministrativa a Loreto, una sede di sviluppatori a Catania e poi ha gente sparsa in giro per l’Italia, tra Reggio Emilia, Romagna, Roma. L’azienda funziona? Vivendola dall’interno, posso testimoniare che funziona sul serio. Se una azienda lavora con contenuti digitali e su internet, dovrebbe essere la prima ad avvantaggiarsi degli strumenti che permettono di lavorare e collaborare insieme a distanza, pur vedendosi ogni tanto, quando è necessario. Le app di Google sono il fulcro, con Gmail, Calendar, Drive per i documenti a fare da perno, insieme a Basecamp, che costituisce l’ufficio virtuale per discutere insieme e far circolare informazioni al di fuori della posta elettronica. A questi si aggiungono Skype e Google Hangout per le conversazioni audio e video, interne e con contatti esterni. Nel mio caso quasi totalmente internazionali, tra Messico, Francia, Spagna, Qatar per citare solo alcuni degli ultimi paesi.

Simplicissimus ha meno di 30 dipendenti, tratta di digitale e potrebbe sembrare una mosca bianca, ma non è così. Kobo, multinazionale canadese di proprietà giapponese, ha in Europa (e non solo) gran parte dei collaboratori attivi in decine di paesi senza un ufficio. Funziona Kobo? A vedere dai risultati, direi proprio di sì.

Una azienda ben gestita e competitiva dovrebbe aumentare il lavoro in remoto, per decine di motivi. Se vuoi approfondire l’argomento, il libro ideale è Remote, fresco di stampa.

Il lavoro in remoto e l’azienda in rete sono il modello del presente, non del futuro. Pensaci, soprattutto se sei un imprenditore o lavori per una grande azienda.