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L’informazione da consumarsi entro pochi giorni

Una discriminante chiave nel decidere come investire il tempo dedicato all’informazione è la data di scadenza.

tempo

L’informazione che consumi quotidianamente, quanto dura nel tempo? Sapere che il governo ha presentato un disegno di legge che potrebbe anche non arrivare mai in parlamento, tra un anno ti sarà stato utile? Conoscere le dichiarazioni politiche del pastone quotidiano, sarà utile a qualcosa anche solo tra tre mesi? Di fatto è il contenuto dei canali di informazione all news. Lo stesso vale per il 95%, ci scommetto, di quanto passa nel tuo flusso su Facebook. Pura distrazione, che non chiamerei neanche intrattenimento, perché l’effetto spesso è di altro genere.

Long-term knowledge is harder to notice because it’s buried in books rather than blasted in headlines. But its benefit is huge. It’s not just that long-term knowledge rarely expires, letting you accumulate it over time.

Dove si trova la maggior parte del contenuto che ha valore tra un anno o più? Nei libri. Non vengono condivisi nel flusso e se ne parla raramente in altri contesti, eppur è lì che sta gran parte del valore. Certo, ci sono contenuti stock anche in blog e magazine, a saperli identificare. Il punto non è una critica al mezzo, il digitale, ma al tempo e all’attenzione che dedichiamo a cibarci di contenuti che tra un paio di giorni non ci ricorderemo neanche più.

Scommetto che questa considerazione, tra un anno, sarà ancora valida, a proposito di valore sul lungo termine.

Ispirato da Expiring vs. Long-Term Knowledge.

Published in Media & Social media