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Ho appena disattivato AMP di Google, fallo anche tu

liberta

AMP è la tecnologia di Google che permette a chi pubblica contenuti online (giornali, blog), di consentire a Google di archiviare ogni articolo pubblicato e offrirlo ai suoi utenti che navigano da mobile, in un formato snello e veloce da caricare. Fino a qui tutto bene, giusto? Sbagliato. Questa tecnologia, di fatto, riduce il traffico sul sito di riferimento e mantiene l’utente sul dominio di Google. Un altro effetto collaterale è che l’app di Twitter, pensando di fare un favore all’utente, gli propone direttamente la pagina di Google (AMP) e non la pagina dal sito originale.

[bctt tweet=”Ridurre il potere dei grandi monopolisti del web” username=”pandemia”]

L’operazione di fatto, si configura come un modo per Google per mantenere gli utenti sul proprio servizio, come fa Facebook con Instant articles. Tra l’altro, i contenuti nella versione AMP della pagina di questo blog, per esempio, finiscono per essere incompleti e difficili da condividere: il link di condivisione che Google propone è verso Google e non verso il sito originale.

Per queste e altre ragioni, spiegate bene in questo blog, ho deciso di disabilitare questo servizio. Il tempo di caricamento della versione mobile di questo sito è comunque breve, quindi il disservizio che faccio a te che leggi è minimo. Si tratta di una questione di principio: ridurre il potere dei grandi monopolisti del web, in questo caso Google.

Perché disabilitare AMP di Google se sei un editore o un blogger.

Published in Web & Tech

5 Comments

  1. L’ho appena fatto, ottimo consiglio. Grazie

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