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Il contenuto non è più re, ma non è quel che pensi #ebook

Ben Evans spiega in poche parole perché l’innovazione nel mondo del libro digitale si è di fatto arrestata. Finché Amazon ha considerato il contenuto libro (ebook) un elemento differenziante, per attrarre nuovi clienti (e fidelizzarli), l’ebook è decollato. Nuovi ebook reader, nuovi Kindle, nuovi negozi online, iBooks di Apple, Google Play Books di Google, Kobo comprato da Rakuten. Spremuto al massimo il limone, nelle condizioni di mercato, Amazon è passato al video e gli altri hanno mollato. L’unico rimasto, serio, è Kobo, che però non ha le risorse per ribaltare una situazione in cui Amazon è di fatto il monopolio del libro digitale.

Amazon si è giocato tutte le carte che poteva per vendere Amazon Prime attraverso gli ebook e ora è passato ad Amazon Prime Video, che richiede ben altri investimenti e che ha un potenziale (la televisione!) ben diverso dalla lettura.

Non è un caso se, come afferma correttamente Evans, le conversazioni che riguardano i libri (digitali) sono tornate a essere mere conversazioni all’interno del mercato dell’editoria e non più conversazioni sulla tecnologia (e i grandi player dominanti). Gli editori non hanno alcun interesse a spingere il digitale, considerando che, se fanno bene il proprio lavoro, guadagnano di più con i libri di carta. Vedi prezzo degli ebook più alto dei tascabili negli USA e il conseguente calo di vendite del digitale.

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