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Rapporto conoscenza 2018 ISTAT: l’Italia in cui viviamo

Il Rapporto conoscenza 2018 ISTAT è tutto da leggere. 115 dense di dati e interpretazioni della realtà in cui viviamo. L’Italia di oggi, confrontata con i paesi dell’Unione Europea. L’impatto della conoscenza nella società, analizzato sui consumi culturali, sulle industrie, sulla diffusione della tecnologia nella famiglia e nell’impresa, sulla formazione e l’impatto economico e sociale del paese. Potrei citare numerosissimi grafici tra quelli proposti. Mi limito a tre: il fatturato per abitante dell’editoria libraria, i generi più letti e la condizione professionale dei lettori.

Dal fatturato per abitante emerge come la nostra posizione non sia poi così drammatica, o forse no. Siamo in ottava posizione su 25 paesi, buono. Siamo sotto la media europea a 28 paesi e siamo ben lontani dal gruppo di testa di Regno Unito, Francia e Germania. Noi spendiamo circa 40 € a testa. Regno Unito quasi tre volte tanto (110 circa), Francia e Germania sono poco sopra e poco sotto i 60 €. Una bella differenza, che spiega molte cose.

Grafico dei generi più letti nella fascia 25-64 anni e la condizione professionale dei lettori. Narrativa italiana e straniera in testa, seguite da gialli. Si nota come la non fiction ha poca presa, ma non è una novità.

Divertente (si fa per dire) chi legge di più e cosa. I romanzi rosa sono letti dalle casalinghe, la fantascienza dagli studenti. I dirigenti preferiscono scienze umane e filosofia, insieme a turismo. I pensionati la religione (la morte sempre più vicina?) e i disoccupati hanno più tempo per l’hobbystica.

Published in Formazione permanente