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La dipendenza da televisione diventa dipendenza da Netflix

Pur nell’entusiasmo di seguire l’andamento di una piattaforma che produce contenuti originali di qualità come Netflix, film compresi, sono freddo, anzi freddissimo sulla sua diffusione. Non vedo alcuna differenza nel spendere ore a fare zapping tra tv generalista e Sky o nel catalogo di Netflix, Amazon Prime Video o YouTube.

La cosa che in prospettiva mi preoccupa, anche a vedere il comportamento degli amici che amano di più la televisione, è lo sviluppo di una dipendenza da Netflix. A leggere l’articolo sull’analisi dell’evoluzione dell’interfaccia utente di Netflix, credo sia evidente come lo scopo della piattaforma sia coprire ogni momento della giornata del suo pubblico, andando a togliere pubblico alla tv tradizionale e ai video online di YouTube. Per avere la conferma basta vedere come cambia la proposta di Netflix a seconda della fascia oraria e del giorno della settimana. Uso Netflix solo occasionalmente e non me ne sono mai reso conto. Non lo uso in mobilità e lo guardo solo di sera, quando lo guardo.

Nell’articolo si cita una ricerca secondo la quale il 77% degli utenti di Netflix fa fatica a trovare un film da vedere. Questo numero parla più di tante parole: l’attenzione dell’utente medio nel consumare media consapevolmente, con scelte meditate, è veramente bassa. Indice dei tempi che viviamo.

Se passiamo a un mondo in cui passiamo 4 ore al giorno a vedere cose che ci piacciono su Netflix, invece di sorbirci 4 ore al giorno (o più) su cosa passa in televisione quando ci sediamo sul divano, la nostra vita è migliorata di così tanto? Non sarà certo Netflix a dirci che siamo già seduti sul divano da 3 ore e di alzare il culo o che in tutto, tra mattina e sera, sulla metro e casa, abbiamo visto 4 ore di schermo. Questa consapevolezza deve nascere dall’utente, da noi. Non sarà Netflix a salvarci.

Il redesign di Netflix

Published in Esperienze