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Attenzione ai dati giornalieri di morti e contagi da Coronavirus

In Italia ci siamo arrivati prima (qui Francesco Costa), in Spagna ci sono arrivati oggi, almeno su El Pais, che cita un post – i blog ancora servono a qualcosa, invece dei profili social, a quanto pare – di qualche giorno fa dell’Istituto di matematica dell’Università di Siviglia. La rivelazione?

I dati giornalieri sui contagi non sono veritieri, perché se il virus è lo stesso in tutti i paesi, il dato della mortalità non può avere percentuali diverse. Ergo i contagi da coronavirus sono sottostimati. Di quanto? Di un ordine di grandezza, ovvero sono da moltiplicare per 10 sia in Italia, sia in Spagna, occhio e croce.

Se il tasso medio globale, a questo momento, si aggira intorno al 4,5%, su 540.000 casi, ciò significa che i contagiati, con un tasso ipotizzato del 1,5% sarebbero in realtà almeno il triplo, circa 1,5 milioni. Se il tasso di mortalità fosse più vicino a 0,5%, i contagiati sarebbero 4,5 milioni. Pur con un intervallo di errore ampio, avremmo un altro milione di contagiati a livello globale, anche al netto dei guariti.

Come si individua questo gruppo di contagiati prima che amplifichino ulteriormente la pandemia? Dove sono i medici, i tamponi e le app per risalire ai potenziali contagiati? Non siamo riusciti a stare al passo nel nostro paese, che non manca certo di intelligenze, di risorse e di personale sanitario, come immaginare che possano farlo, in tempi rapidi, Africa e altri paesi dove le condizioni igienico sanitarie sono di gran lunga peggiori?

Ricorda che non ne veniamo fuori se non risolviamo il problema a livello globale. Pensiamo nell’immediato all’Italia, ma ci risolleviamo come economia solo se anche il resto del mondo si risolleva o non si inginocchia ora.

Published in Esperienze