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EBS – I contenuti

Aggregazione di post e contro informazione
Altra idea per aumentare e contagiare la blogosfera prima e la rete poi è quella di dare maggiore visibilità ai blog (e ai post) dedicati all’ambiente. Come fare? Le alternative sono varie. Un nuovo blog collettivo? Un blog aggregator che, sulla falsa riga del BA di Giuseppe Granieri, raccolga gli interventi sul tema? Automatico o manuale?

L’obiettivo dovrebbe essere quello di aumentare la possibilità di ‘far passare’ contenuti ambientalisti in un mondo dell’informazione di massa sempre più distratto dal pettegolezzo o dall’informazione spettacolo (quella che gli inglesi definiscono infotainment).

Altre possibilità sono quelle di creare un blog ring di blog ambientalisti oppure di unire blog su campagne ben precise e condivise (es. condono edilizio) con la realizzazione di un adesivo per il blog che aumenti la visibilità dell’iniziativa, come successo per altre ‘lotte’ sociali (Sofri libero, ecc.).

Il dibattito si apre.

Alessandro è favorevole a promuovere l’uso di strumenti come il Panda P@ssport, ancora poco conosciuti nella rete. Condivide l’idea di aggregare i post a tematica ambientali, magari utilizzando i feed RSS. Se poi il blog è un ottimo strumento di contro informazione è anche vero però che troppa comunicazione genera rumore. Dobbiamo quindi stare attenti a selezionare i contenuti delle iniziative per non contribuire ad aumentare il rumore di fondo.

Simone accoglie le proposte come spunto di riflessione sull’uso della rete e dei blog. Da cittadino che cerca informazione preferisce girare per blog piuttosto che attingere ai mezzi di massa o alla televisione. Il blog è uno strumento che ben si adatta agli obiettivi che ci poniamo. Reputa l’idea di fondo positiva ed è interessato ad appronfondirla, mettendo a sua disposizione le proprie conoscenza informatiche per realizzare tecnicamente lo strumento migliore per raggiungere gli obiettivi proposti.

Marica si pone il problema di come dare visibilità all’iniziativa anche fuori dalla rete, per raggiungere anche a coloro che non si collegano ad internet e pone i quesito su come raggiungere e contagiare altri siti con le nostre idee.

Stefano risponde con l’esempio di Google. I motori di ricerca, Google per primo, danno ampia visibilità e rilevanza tra i risultati ai blog. Per questa ragione quindi i blog ricevono molti visitatori nuovi attraverso le ricerche dei motori. Questo vantaggio va sfruttato nella maniera opportuna.

Bruno riporta l’esempio della diffusione delle idee in rete. I grandi mezzi di comunicazione ci fanno pensare all’informazione come uno che parla a tanti. Nella rete e nella blogosfera il meccanismo è diverso. Ognuno è soggetto attivo di informazione. Un esempio recente, su una tematica vicina alle nostre, prima dello scoppio della guerra in Iraq è stato il blog collettivo ‘blogger di guerra’ in cui ognuno era libero di inserire propri interventi sul tema. Ribadisce poi che il blog è uno strumento interessante per lo scopo che ci siamo proposti.

Per Alessandro il problema di raggiungere una grande massa esiste, visto che oramai nasce un blog ogni secondo che passa. Esiste anche una selezione tra blog e per questo è fondamentale crearsi una rete di contatti.

Per Bruno se una fitta rete di contatti può essere molto importante per campagne a livello locale, per il livello nazionale lo scopo può essere raggiunto con un aggregatore.

Luca riporta il caso del book shifting, l’idea di nascondere best seller o libri famosi ponendoci sopra altri libri meno famosi ma maggiormente meritevoli di attenzione nelle grandi librerie. Questa idea, nata in un blog, ha contagiato la blogosfera fino ad uscire dalla rete con articoli sui principali giornali nazionali. Questo è l’esempio che dovremmo seguire: attirare l’attenzione dei blog prima e, attraverso questi, dei grandi mezzi poi.

Alessandro sottolinea che, grazie ai blog e alla rete, le buone idee hanno ora la possibilità di avere una maggiore diffusione rispetto a prima.

Bruno ricorda che non va sottovalutato la visiibiltà prodotta dai e sui motori di ricerca.

Alessandro reputa possibile la sperimentazione di una forma di aggregazione dei contenuti da noi prodotti per aumentarne la visibilità. Lancia l’idea di cominciare una prima mobilitazione per chiedere ai mezzi di informazione alternativa ambientale già esistenti (es. La nuova ecologia) di dotarsi di feed RSS perchè tali contenuti viaggino sempre più veloci nella rete e tra i blog.

Tutti i convenuti concordano nella realizzazione di una lista di email per continuare la discussione, aprendola al contributo di tutti coloro che, pur interessati alla tematica, non sono potuti intervenire ad Ancona.

P.S.
Mi scuso, in primis con Alessandro, Bruno, Stefano, Marica e Simone, per il ritardo con il quale pubblico il resoconto sintetico della nostra discussione. Attraverso i commenti tutti sono libero di dare il proprio contributo al dibattito (o di rettificare o spiegare meglio i concetti che ho sintetizzato o omesso per mancanza di appunti)

P.P.S.
Il prossimo passo sarà l’apertura di un gruppo su Yahoo! per approndire il tema, aprendolo a tutti i blogger (anche via feed RSS) e cominciando quindi a sperimentare una qualche forma di aggregazione

 

Published in Media & Social media