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Web 2.0 secondo David Weinberger

Web 2.0 è una espressione molto in voga, anche su queste pagine. Così in voga che c’è chi non ne può più e chi invece prova a darna una definizione analitica.

Da parte mia posso dire di non essere affezionato a questa espressione ma di apprezzarla come parola-ombrello. Sottoscrivo la parte finale del pezzo di David Weinberger per Nòva di oggi, che riporto a seguire:

[…] se l’idea di Web 2.0 significa che il web ha continuato a trasformarsi così rapidamente da diventare irriconoscibile nell’arco di un decennio come un bambino che diventa adolescente, allora il Web 2.0 ci aiuta ad aprire gli occhi per vedere quanto siamo andati avanti. Ma se viene solo utilizzata per indicare che la rete è fondamentalmente differente da quello che era, come se il web non fosse iniziato con gente che comunicava e innovava, allora la definizione diventa fuorviante. La finanza alla fine degli anni 90 potrebbe aver creato false aspettative che le sono scoppiate in faccia, ma la gente del web ha semplicemente continuato a fare quello che facciamo… E il risultato è un posto splendido che continua a migliorare.

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