Gli Stati Uniti e l’Occidente non sono più il polo dominante né per l’innovazione, né per l’evoluzione della rete globale. Certo, la loro forza, anche economica, è notevole ma in altri paesi, a noi quasi sconosciuti, avvengono fatti importanti per lo scenario internazionale di cui non c’è traccia sui media nostrani. Come sta avvenendo per la geopolitica e l’economia, così anche per Internet e tecnologia Cina, India ed Europa dell’Est sono laboratori estremamente interessanti da seguire.
Giornalisti e media internazionali se ne stanno accorgendo e stanno incrementando storie e cronache da questi paesi. Se pensiamo che seguendo TechCrunch e l’altro manipolo di blog dalla Silicon Valley siamo informati delle ultime tendenze globali, ci sbagliamo di grosso. Basta seguire Techmeme – strumento che ho più volte lodato – per rendersi conto di come la blogosfera tecnologica di lingua inglese sia spesso una camera dell’eco di poche notizie fatte filtrare dai grandi, spesso in maniera interessata, sui soliti blog e grandi media. A volte succede che perfino notizie interessanti su fatti europei appaiono soltanto dopo che i soliti noti oltre oceano le hanno riprese.
Per queste ragioni, salvo casi straordinari, Pandemia ignorerà volontariamente tali notizie ed eviterà di amplificare l’eco, dedicando più attenzione a fatti, notizie, dati e statistiche provenienti dai paesi emergenti già citati e dall’Europa.
Seguono alcuni esempi:
– I Cinesi usano i social network in maniera simile agli Italiani: dal cellulare, via SMS;
– I Cinesi amano i blog, probabilmente per la carenza di informazione nei media tradizionali: sono decine di milioni di blog non monitorati da Technorati;