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Giornalismo e alcool vanno a braccetto?

Non volevo crederci, pensavo all’inizio fosse uno scherzo e invece non lo era. Secondo vari giornalisti americani e perfino uno studio, gli eccessi e in particolare l’alcool sono una costante della professione di giornalista e della vita di redazione. Capisco che, in alcuni momenti, le pressioni siano tali e tante che una valvola di sfogo si rende necessaria… ma proprio bere?

L’ultimo articolo in ordine di tempo viene da Slate, che cita il direttore del Cincinnati Post, chiuso a fine 2007. Uno studio condotto sulla vita di 187 famosi giornalisti dalla Columbia Journalism Review comproverebbe la teoria. Un imbarazzante video di un premio giornalistico australiano ne sarebbe una prova concreta.

In Italia com’è la situazione? Vale solo per gli anglosassoni o anche le redazioni italiane avrebbero storie da raccontare? Gli amici giornalisti non facciano i timidi e commentino per confermare o smentire.

Non credo in Italia siamo arrivati al punto di testare le urine dei nuovi giornalisti assunti in redazione, come consuetudine da tempo al Los Angeles Times! Non sarebbe poi illegale una pratica simile da noi? Incredibile!

Lo spunto mi è venuto da Sans serif.

Published in Varie

8 Comments

  1. A giudicare dai titoli etilici di TgCom, direi di sì.
    Ma anche da quel che vedo in redazione… purtroppo.

  2. Nell’intestazione del blog sei ritratto con un bicchiere? Suvvia, non è che sei anche tu uno di quelli che ‘possono smettere quando vogliono, solo che non vogliono’? Io uso la stessa frase per le sigarette, eh 🙂

  3. Se non lo fanno, sarebbe bene che cominciassero…nella situazione italiana si può solo migliorare…

  4. Temo fortemente che il rosso (vino) sia stato sostituito dalla bianca (polvere).
    Un caro saluto

  5. Sarebbe ancora più imbarazzante se in Italia venisse provato il contrario…

  6. Il titolare del più noto negozio di vini e liquori romano mi disse una volta: ‘nse sa ndo piano tutti sti sordi ma limortacciloro i giornalisti so mbriaconi, non esiste categoria che beve deppiù’.

  7. Vista dal di dentro, la situazione non è tragica. Non vedo in giro grosse dipendenze nè da alcol nè da polveri. La quota dei bevitori in redazione è la medesima che esiste al di fuori, con predilezione per la qualità più che per la quantità, moda che credo sia abbastanza diffusa. Quella che sicuramente è diminuita è la dipendenza da tabacco: da quando non si fuma in redazione è un disastro.

  8. Edoardo Edoardo

    A parziale rettifica di quanto affermato nel commento precedente, un collega mi segnala un … Padre Pio di Montalcino… davvero uscito. Deve essere stata la molla della santità…

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