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Friendfeed e Facebook a parti inverse

Il web sociale è in continuo mutamento. Ciò che è in divenire non sono soltanto le piattaforme – rispetto ad un anno fa in Italia restano Facebook, Twitter e FriendFeed – ma il modo in cui le persone lo usano. Non c’è errore più banale del considerare la propria esperienza d’uso, l’unico modo di usare uno strumento. Pur con questa convinzione, è interessante notare come, mantenendo fermo il punto di vista, il fattore tempo abbia determinato cambiamenti sostanziali nell’uso di queste tre piattaforme nella mia rete di contatti.

A distanza di solo un anno infatti, ho notato notevoli cambiamenti nell’uso e nella frequentazione del web sociale nel quale sono uso partecipare. L’evento più clamoroso è stato vedere, nei contenuti, Friendfeed diventare il vecchio Facebook e Facebook diventare il vecchio Friendfeed. Anche Twitter ha subito una evoluzione. Vediamoli tutti e tre, uno ad uno.

FriendFeed

Fino ad un anno fa era il network nel quale partecipavo di più, in termini di tempo, di contenuti condivisi e di commenti ad altri contenuti. Ad agosto sono successe molte cose che ne hanno determinato un progressivo cambio di rotta. Facebook ha acquisito Friendfeed e progressivamente la quasi totalità dell’utenza americana molto attiva lo ha abbandonato, non partecipando più alle conversazioni. In Italia, complice una degenerazione dell’uso dello strumento in senso ludico, pur legittima, ha allontanato via via più di uno degli utenti molto attivi, per ragioni personali diverse e che non sto certo a sindacare. Si è verificata quindi una progressiva desertificazione delle conversazioni, in cui oggi prevalgono, banalizzando, conversazioni strettamente personali, guerre di religione intorno alla tecnologia, con pochissime discussioni di carattere generale, che spesso si notavano anche solo un anno fa.

Un mutamento progressivo dell’utente attivo, che ha reso oggi Friendfeed quello che Facebook era fino a poco tempo fa (con orrore di molti utenti Friendfeed della prima ora, che ancora oggi vedono Facebook come fumo negli occhi): uno spazio in cui le conversazioni private, per contenuti o semplicemente perché l’utente protegge il proprio profilo da chi non è autorizzato, prevalgono su quelle di interesse pubblico. L’intrattenimento gode di grande attenzione, a scapito di tutto il resto.

Pur prendendo Google Trends con le pinze, è chiaro come Friendfeed resti un network di nicchia, senza alcun futuro. Basta vedere la comparazione con Twitter, in Italia, per rendersene conto.

UPDATE Davide Basile ha riassunto in una infografica alcuni dati su FriendFeed in cui si evince che l’Italia sia uno dei paesi leader.

Facebook

Facebook è nato per essere lo spazio di conversazioni private, personali, intorno a foto e video propri, condivisi con gli amici, e scampoli di vita vissuta condivisa con aggiornamenti di stato e note. A questo, nel tempo, si è aggiunta una dimensione di partecipazione e condivisione pubblica, con i gruppi, gli eventi e i profili pubblici. La maturazione dell’utente medio (e probabilmente un filtro introdotto da Facebook, che mostra nella nostra home i contenuti di soli 250 nostri amici e non tutti) ha fatto sì che Facebook diventasse uno spazio attraverso il quale commentare e condividere notizie, opinioni sull’attualità, supportare dalla partecipazione in gruppi o al seguito di profili pubblici di personaggi, organizzazioni e anche aziende.

Facebook di oggi, pur in un crescendo di utenti attivi, assume le forme di uno spazio meno privato e più pubblico, meno personale e più condiviso. Ciò si traduce in una maggiore partecipazione, con commenti e apprezzamenti, anche da parte di chi non pubblica contenuti propri. Una piazza virtuale in cui si incontrano persone vere, interessati alla vita pubblica, oltre che al gioco virtuale, che permane tra i passatempi più diffusi. Una maturazione che si è manifestata sotto vari punti di vista, non ultimo quello di Valigia Blu.

Twitter

Twitter ha senz’altro avuto un punto di svolta nella traduzione in Italiano di dicembre 2009, ma non ha ancora attecchito nel tessuto sociale del web italiano. Nonostante in Italia Facebook abbia numeri inarrivabili e molti utenti della prima ora lo snobbino a favore di Friendfeed, Twitter è cresciuto. Anche per Twitter c’è stata una evoluzione verso la conversazione pubblica e la condivisione di notizie, che ha messo in secondo piano la messa in piazza di fatti propri, strettamente personali, cosa molto diffusa tra i primi utenti.

Twitter ha dalla sua l’attenzione internazionale dei media e dei giornalisti, che lo tengono ad un livello di visibilità mediatica certamente superiore ai numeri che oggi è in grado di sviluppare in Italia, soprattutto se misurato con Facebook.

In conclusione

Ogni utente trae valore dalla piattaforma in cui trova più contenuti, più conversazione, meno rumore e più partecipazione. Per me, oggi, Facebook e Twitter, su piani diversi, offrono un valore crescente. Friendfeed non più, purtroppo. Non voglio quindi invitare ad usare uno o l’altro, ma invitare ad una riflessione sui cambiamenti che viviamo senza rendercene conto.

Quale è invece la tua esperienza? Da quale piattaforma trai maggiore valore e perché?

Published in Lavora meglio Web & Tech

31 Comments

  1. Ho abbandonato Friendfeed da qualche settimana e, non avendo mai apprezzato né usato più di tanto Facebook, sono ritornato a utilizzare Twitter.

    La prima sensazione è che lo strumento sia moribondo: la stragrande maggioranza dei miei contatti si limita a condividere elementi esterni (canzoni, video, shared item, blog post, ecc.), spesso nemmeno risponde ad un reply (“lancia il sasso” su Twitter ma continua la discussione in altri luoghi, ad es. Friendfeed).

    Magari ho solo bisogno di rinfrescare il mio parco contatti, ma la sensazione è quella di un mezzo arrivato al capolinea. La popolarità di Twitter tra i media (vedi telecronaca di F1 sulla Rai che cita l’account della Ferrari) potrebbe essere l’ultimo canto del cigno.

  2. La mia esperienza è, in breve, che FriendFeed mi piace perché stimola la discussione, è disordinato, spesso caotico e in alcuni casi difficile da seguire perché in continuo aggiornamento, ma in fondo mi piace. Facebook nel tempo si è snaturato e non mi piace più troppe applicazioni che hanno il solo scopo di profilare l’utente, utile per mantenere contatti con amici lo uso quasi solo come grande rubrica, preferisco la conversazione via email. Twitter è una cosa fantastica permette di condividere un’emozione, un breve pensiero, conversare con amici, mantenersi aggiornati con i giornali e molto altro ancora. Sto sperimentando identi.ca più che altro per la natura open source del progetto, lo hai provato. È molto simile a twitter ma ha in più i gruppi e la conversazione è favorita da questo.
    Avevo promesso di essere breve per cui chiudo qui. 😉
    Ad ogni modo io continuo a essere un fan dei blog, degli RSS reader e dell’email in formato testo.

  3. Catepol Catepol

    Io faccio passare l’estate. Per me Twitter ha sempre senso per l’immediatezza del canale, Facebook solo dove e quando ritengo interessante conversare, friendfeed ma perché cerco di scegliermi i contatti con cui conversare di ciò che mi interessa, nascondendo alla mia vista il resto, per quanto possibile. Per cui di ancora un po’ di speranze al mezzo ff, spiace abbandonarlo, per ora. Serve anche a capire la piccolezza culturale e umana di tanta gente, confesso che osservo molto i comportamenti “deviati”… Ci sarebbe da scrivere molto di più ma grazie intanto per questa tua analisi

  4. Luca Conti Luca Conti

    Francesco, grazie per il punto di vista

  5. Luca Conti Luca Conti

    Stefano, indubbiamente un mezzo non esclude l’altro. Il limite che vedo è il tempo, l’attenzione e lo smuovere una rete di contatti da uno strumento all’altro, ragione per cui non sono su identi.ca

  6. Luca Conti Luca Conti

    Caterina, personalmente noto meno partecipazione in generale (non solo per l’estate) e assenza completa degli stranieri, vero valore aggiunto per me. 🙂

  7. Lasciato Friendfeed ormai da un paio di mesi, molti motivi li ritrovo nelle tue parole, sopratutto chi utilizza lo strumento in modalità più “lavorativa” e meno personale. Resta il fatto che potenzialmente è un SN con grandi margini di manovra partecipativa. Ma non era più tempo di spenderci energie, per quel che mi riguardava (troppo pochi i vantaggi). Ho riassunto le motivazioni del mio “abbandono” qui: http://iltriso.wordpress.com/2010/06/08/cera-una-volta-un-triso-su-friendfeed/

  8. Luca Conti Luca Conti

    Grazie Max

  9. Sintetizzando la mia opinione: FB è il social di massa,partito con la condivisione di contenuti pvt per poi allargarsi a condivisione delle proprie prefernze,gusti,eventi. Troppo commerciale,è diventato come Badoo:mi ha nauseato.
    TW: dopo pochi giorni di utilizzo ne ho scoperte le grandi potenzialità anche se in ita non è stato ancora apprezzato,la concisione viene scambiata per povertà di campo di utilizzo. Le conversazioni però mi hanno un pò stancato, un po troppo politicamente di parte e soprattutto troppi “@” che ti impediscono di seguire i fili logici dei post se nella time line hai più di qualche centinaio di utenti.
    Sto rivalutando FF, essenziale, completo,senza fronzoli come la chat di FB che non va mai. Quello che fa lo fa bene,diretto,semplice ed efficace.

  10. Luca Conti Luca Conti

    Valerio, per capire meglio ti chiederei: hai gli stessi contatti su tutte e tre le piattaforme? Se no, forse è questa la ragione delle differenze, più che un piano meramente tecnico?

  11. Ai@ce Ai@ce

    Ho notato anch’io lo scadimento di friendfeed a discapito di facebook. Ma ff ha il pregio di lasciar vedere molte discussioni, cosa invece difficile con fb.
    Su fb, il nuovo “hide” permette di selezionare meglio nella rete di amici ma, dal momento che inserisco solo persone note, il numero e la qualità dei messaggi è di qualità inferiore rispetto a ff, e questo è un limite di fb. Anche l’organizzazione delle discussioni è macchinosa e meno immediata rispetto a ff.
    Da vedere post agosto cosa succede, l’impressione è che ff stia diventando il “muretto” per i soliti amici, con il livello di discussioni di conseguenza.
    Alla fine il media è fatto di persone ma anche l’organizzazione della piattaforma ha molta importanza.

  12. @Luca su TW e FF molti contatti sono gli stessi,o comunque della stessa tipologia di interessi comuni, mentre in effetti su FB oltre a questa tipologia ne ho diverse altre… è vero bastano pochi utenti x rovinare l’idea generale del tutto!:) ..Però è anche vero che ragazzini o anche persone che conosco personalmente ineriscono 2000 foto uguali o commenti senza senso loggandosi moolto più facilmente su FB che su FF (che magari non conoscono neanche).

  13. Concordo, in particolare con l’apertura verso l’estero che dà Twitter.
    Personalmente apprezzo molto Twitter, soprattutto per le segnalazioni degli amici e la possibilità di seguire personaggi (soprattutto stranieri). Uso fb (poco) per restare in contatto con gli amici, e ha un po’ rinunciato a ff perché troppo faticoso da seguire in tempo reale. Tutti e tre sono straordinari serbatoi di segnalazioni. resta poi il fatto che le mie “fonti” costanti stanno nel mio aggregatore.
    Quanto alla composizione, quindi, tendo a “segmentare” a seconda dello strumento che uso.

  14. Di fatto su Facebook non si comunica, è solo una vetrina per attirare l’attenzione, uno specchio della nostra società. I gruppi sono vuoti, vengono condivisi o ci si iscrive solo per far vedere agli amici che siamo interessati a quel determinato argomento, ma poi non ci sono discussioni attive.
    I modi migliori di comunicazione tematica restano i forum (più generalisti e spesso con conversazioni di livello scarso e poco approfondito), o ancora meglio le mailing lists ed i newsgroups, dove una cerchia ristretta di veri appassionati si riunisce per discutere davvero su quel determinato argomento.
    Da notare anche la differenza tra social network, forum etc.. in Italia ed in America.
    Un esempio per rendere il concetto è drugs-forum, un sito informativo sulle droghe senza pregiudizi e finti moralismi, con discussioni spesso di qualità a cui partecipano persone informate e mature. In Italia? Un forum così verrebbe chiuso, e forse è meglio così, ci risparmiamo tante discussioni da sagra del pesce a cui partecipano solo ragazzini analfabeti.

  15. Se parliamo di numeri, Facebook e Twitter vincono mentre Friendfeed è molto indietro ovviamente. Sto cominciando anche io a condividere meno su FF e più su Twitter e Facebook anche se il blog resta lo strumento principale perchè non voglio affidare alle piattaforme i miei contenuti ma distribuirli solo lì (tanto per rispondere anche al tuo ultimo post).

    Di Friendfeed mi interessava utilizzarlo come aggregatore di tutti i flussi delle piattaforme che utilizzo: chissà che invece che utilizzare un servizio esterno non si possa farlo di più con il proprio blog e lasciare invece a Twitter e Facebook il compito di animare le discussioni.

  16. Io sinceramente non capisco l’utilità di Twitter, visto che Facebook può fare lo stesso e molto di più. Mi sembra ridondante.
    Friendfeed non lo conosco.

  17. Condivido le parole su FF: era un bello strumento, molto potente e intuitivo ma è stato soffocato da troppe polemiche. Mi sembra che ci sia eccessiva aggressività anche se ogni tanto trovo qualche discussione utile. Il mio utilizzo è scemato ampiamente, al limite do qualche like per segnarmi le discussioni interessanti.

    Facebook oscilla tra la tentazione di farlo diventare la propria carta di identità online e un medium attraverso il quale diffondere contenuti non personali. Dipende molto dai miei contatti, dalla loro età e ruoli.

    Twitter, a quasi 4 anni dalla mia iscrizione non riesco ancora a utilizzarlo in prima persona ma c’è ancora tanta potenzialità, inespressa soprattutto in italia ça va sans dire, per le aziende e determinate professioni.

    Ciao,
    Zeno

  18. Luca Conti Luca Conti

    Spinoza, non ti resta che leggere Comunicare con Twitter allora 🙂

  19. Luca Conti Luca Conti

    Web Keywords, che su FB non si comunica è la tua esperienza personale. La mia dice il contrario. Non voglio dire che tu abbia torto e io ragione, ma che la realtà è più complessa 🙂

  20. A parte che hai dimenticato il nuovo “ammazza FB e TW” 😀 (http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2010-08-02/rivale-facebook-twitter-chiama-124242.shtml)…
    A parte gli scherzi, io uso tutti e 3, in modi completamente diversi.
    FB mi piace perchè ho il controllo un po’ su tutto ciò che pubblico e condivido. Il “pubblico” per me è differente rispetto agli altri 2 sn, nel senso che sono grossomodo persone che conosco anche offline. C’è molto cazzeggio e molti rapporti interpersonali, semplicemente per tenersi in contatto o rimettersi in contatto. Lo sento molto di MIO.
    FF è in effetti un po’ degenerato e un po’ chiuso come mondo (e troppo time consuming), ma ha per me ancora il valore di selezionare contenuti interessanti che difficilmente troverei altrove. Detto ciò, sta per lasciarci mi sa (se non altro perchè funziona abbastanza male). Ormai anche come aggregatore perde colpi…
    TW è un po’ un google reader per me e volentieri condivido le cose che ritengo interessanti; conversazione? boh, si, ma senza esagerare direi… non c’è un modo corretto di usarlo ed è anche difficile da spiegare a chi non lo usa… si usa e basta, poi un modo lo si trova 🙂 Se prendesse qualche buona caratteristica da FF (qualcosa che tenesse un po’ più il filo della conversazione sarebbe molto utile, per me), si potrebbe finalmente abbandonare il moribondo… e perdere un po’ meno tempo (@Luca: grazie per il video sul “significato del tempo”, awesome!)

  21. Luca Conti Luca Conti

    Grazie a te Angelo

  22. Io leggo e uso ff solo da FB. E ho detto tutto.
    So che fa tanto geek dire che si preferisce friendfeed ma io non mi ritrovo più. E’ un coacervo di gente che si scrive e si risponde come sulla bacheca della cucina e spesso le conversazioni sono monotematiche.

    Io su Facebook, che uso anche professionalmente, mi sono creata una rete di contatti da cui traggo l’immenso vantaggio di non dover più rincorrere nessuna notizia e nessun aggiornamento. Mi sembra meraviglioso no?
    Non apro nemmeno più i feed. 😉

    Anche io, qualche mese fa, ho tentato un’analisi molto personale di questi tre social network.

    http://www.mammaimperfetta.it/2010/03/04/socialmente-parlando/

  23. Per quanto riguarda il discorso dei contatti, io ogni volta che ho un nuovo contatto su Facebook controllo se ha un profilo anche sugli altri social network a cui sono iscritta, in modo da avere sempre più o meno le stesse opportunità di tenermi aggiornata su ciò che scrivono, a prescindere dal social network a cui sono connessa.

    Certo è che un buon 70% dei miei contatti ha solo Facebook, Twitter al massimo, Friendfeed pochissimi.. 🙁

  24. patrizia patrizia

    Mi piace in particolare modo Twitter perché lì posso selezionare utenti che trovo interessanti che parlano nelle lingue che conosco. Inoltre su Twitter mi piace partecipare alla conversazione, perché secondo me è un network aperto e non richiede tanto impegno vuoi perché i contatti sono più superficiali (almeno i miei 🙂 ) vuoi perché retweet e mention sono più semplici da gestire.
    Invece su Facebook preferisco seguire la conversazione piuttosto che partecipare, feedback e commenti richiedono più impegno.
    Secondo Giuseppe Granieri(e anche secondo me :)) sono le persone che fanno l’esperienza del mezzo. Se il network di contatti non è interessante, l’esperienza di utilizzo del social network sarà scadente.

  25. Luca Conti Luca Conti

    Patrizia, condivido assolutamente il tuo punto di vista. Grazie per il commento.

  26. Twitter è da alcuni mesi il mio “quotidiano” e sai cosa può significare per me… Non ho mai amato seguire le mie fonti attraverso i Feed. Twitter invece costringe tutti alla sintesi, e non solo come numero di battute ma anche come quantità di flusso (troppi tweet ti rendono invisibile). Ciò determina una migliore selezione di ciò che viene pubblicato e a sua volta consente di seguire una quantità superiore di sorgenti. In scrittura il numero limitato di battute costringe a pensare in modo conciso e questo è un bene, ma probabilmente è un deterrente per la maggior parte degli italiani che amano parlare (scrivere) senza limiti, e preferiscono FB.

  27. Luca Conti Luca Conti

    Betto, interessante punto di vista 🙂

  28. Questa è la mia situazione: su Facebook ho tutti gli amici, so dove sono in vacanza, dove hanno passato la serata, chi si fidanza, chi si sposa.
    Lo uso per organizzare la grigliata, le vacanze, per salutare qualche vecchia conoscenza.
    Twitter è, a mio avviso, la cosa più scomoda che esista: la maggior parte delle persone retwitta, le conversazioni sono difficili da seguire, non c’è rilevanza, ma solo un fattore tempo: vedi solo quello che accade in quel momento. Mi sforzo di usarlo, da appassionato di tecnologie, ma non riesco a cavarne un uso quotidiano.
    Friendfeed è un facebook striminzito. Nient’altro.
    La cosa che più mi incuriosce è che, se non seguissi dei perfetti sconosciuti, sia su twitter che su friendfeed non avrei nessuno da seguire. Nessuno dei miei amici, stretti o lontani, usa questi due strumenti. Ma non c’è problema, li trovo su Facebook.
    E poi un’altra cosa: twitter e friendfeed lo uso molto per seguire “cose” di lavoro, o per seguire passioni personali (tecnologia, film, fiction); Facebook solo per il tempo libero.

    IMHO!

  29. sandrokkan sandrokkan

    Io ritengo che l’avvento di twitter abbia generato un radicale cambiamento di tendenza nel mondo del social network: la necessità di comunicare con 140 caratteri obbliga l’utente ad usare lo strumento in modo più attento, funzionale e quindi meno ludico. Mutuando un famoso sociologo Facebook è diventato l’espressione di una comunicazione “liquida”, destrutturata, poco funzionale.. Friendfeed rimane una room nella quale “sviluppare” le informazioni che girano su twitter attraverso commenti e dibattiti utili..

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