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Always on non è sempre un bene

Occorre rendersi conto che è sbagliato essere “always on”. Condivido quanto scrive Douglas Rushkoff nel suo recente “Program or be programmed”. L’uomo non è fatto per il real time, che fa calare l’attenzione e la produttività e danneggia le relazioni personali”. La sua proposta? Basica e molto italiana: niente computer né telefono a tavola, al cinema e a letto.

Oggi mi trovi su Repubblica, edicola e online, in un pezzo di Vera Schiavazzi sul rapporto tra tecnologia e relazioni personali.

Il libro di cui parlo, Program or be programmed, lo trovi online e presto ne parlerò ancora. Te lo consiglio vivamente.

A dieta di computer e cellulare

Published in Formazione permanente Vivi meglio