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Primo giorno della nuova dieta mediatica

wave

La giornata non è finita, ma chiudendo tra poco le trasmissioni, mi piace fare un primo bilancio a caldo.

Mettiamo subito in chiato una cosa: non ho avuto alcuna crisi d’astinenza e non ho neanche avuto la tentazione di collegarmi a Facebook, Twitter o LinkedIn. Quel che mi è in parte mancato è il rush di vedere chi ha commentato, condiviso, retweetato ciò che ho scritto, lo confesso. Più che gli aggiornamenti, ciò che mi sono mancati sono le reazioni, i feedback, ovviamente più numerosi sui social network che sulla fonte diretta commentata, ovvero il mio post, che ha avuto 4 commenti. Se vuoi commentare questo post, sei invitato a farlo su questa pagina. Grazie.

Ho notato con piacere che alcuni lettori si sono iscritti a Reading.am. Dallo stesso puoi vedere che gli spunti di lettura oggi non mi sono mancati, anzi! Iscriviti, usa l’estensione per il tuo browser e condividi ciò che leggi. Esercizio utile prima di tutto per te stesso.

Altra mancanza che ho sofferto, si fa per dire, è l’impossibilità di condividere e commentare brevemente gli ultimi film visti e i libri in lettura: non sono più abituato a scrivere brevi post per brevi segnalazioni, ma forse in queste due settimane dovrei dare libero sfogo anche a queste segnalazioni attraverso il blog.

Mi limito a segnalare un libro, un film e un articolo.

Il film è City of God (2012). Non per nulla è nella Top 250 di IMDB al numero 21. Posizione più che meritata, così come le decine di premi vinti.

Il libro è Wave, uscito da meno di un mese. E’ la storia di una donna, raccontata in prima persona, vittima dello tsunami che ha colpito lo Sri Lanka nel 2006, in cui ha perso tutta la sua famiglia, genitori, marito e figli. Commovente.

L’articolo è una serie di 10 consigli su come risultare più interessanti, cominciando da ciò che condividiamo in rete.

Published in Esperienze