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Stop a Twitter e a Facebook verso nuovi orizzonti

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La routine stanca, se non uccide. Una dieta mediatica sempre uguale genera noia e chiusura mentale. Percorrere percorsi inesplorati o poco battuti e sperimentare nuove abitudini al contrario può generare scoperte inattese (serendipity in una parola) e generare appetiti nuovi.

Con questo spirito ho deciso di sospendere l’uso di Twitter, Facebook e LinkedIn nelle prossime due settimane. Una sospensione dettata dall’esigenza di interrompere abitudini consolidate, troppo consolidate, a favore di tempo liberato per sperimentare nuove strade, abbeverarmi da nuove fonti e stimolare quindi nuove idee.

La sospensione dall’uso comprende una sospensione delle condivisioni. Indirettamente continuerò a segnalare notizie, commentare link, pubblicare contenuti. Questo spazio diventerà l’unico hub in questo senso, affiancato da Reading.am rispetto al flusso delle mie letture quotidiane.

Cosa hanno Twitter, Facebook e LinkedIn che non va come filtro all’informazione? Te lo spiego subito.

Facebook è fantastico per restare in contatto con la vita personale dei tuoi amici, meno per tutto il resto. Per quanto tu possa filtrare, nascondere, fare liste e selezionare pagine, il risultato dell’algoritmo di Facebook è mostrarti i contenuti (persone e tipologie di contenuti condivisi) con cui interagisci di più (mi piace e commenti). Il risultato finale è una camera dell’eco dove passi tempo senza accorgertene, su contenuti tutto sommato futili, che confermano le tue opinioni. Una festa privata dentro un giardinetto chiuso, dove chiacchieri con gli amici con cui hai più affinità. Difficile scoprire cose nuove, confrontarsi con qualcosa che non vada oltre l’ordinario.

LinkedIn migliora giorno dopo giorno, ma per l’informazione è di poca utilità, almeno per le mie esigenze. La selezione di notizie di LinkedIn Today mixa le più condivise per settore con le più condivise tra gli utenti della tua rete. Niente che non possa ottenere da una applicazione come Zite, che in più mi permette di essere molto più granulare nel selezionare gli argomenti sui quali essere informato. La home di LinkedIn non è un flusso di informazioni interessante. Nella mia rete di 2300 contatti ci sono persone con cui ho lavorato, che ho conosciuto in ambito professionale, appartenenti a settori diversi. Nella quasi totalità di casi sono persone che dedicano meno tempo del sottoscritto a informarsi e che quindi condividono contenuti che, nella migliore delle ipotesi, ho già letto.

Twitter è il più utile dei tre per informarmi, visto che sono io ad aver selezionato i profili da seguire, proprio nell’ottica di avere il giusto mix tra segnale e rumore, tra massa e nicchia, tra italiano e inglese. Dovendo scegliere uno dei tre, manterrei solo Twitter per questo scopo. Il problema di Twitter? Il flusso del tempo reale non può superare un certo volume, altrimenti diventa flusso di agenzia di stampa impossibile da seguire. D’altra parte, per cogliere i contenuti anche delle fonti che twittano poco, magari in fusi orari diversi, sarebbe necessario leggere tutto a tutte le ore. Praticamente impossibile. Certo, ci sono le liste e dovrei usarle meglio, ma il problema di seguire chi twitta poco resta comunque, a meno di non creare liste in base alla frequenza di pubblicazione, più facile a dirsi che a farsi.

Da qui l’esigenza di percorrere nuove strade. Se passi tanto tempo sui tre social network di cui sopra è gioco forza avere poco tempo per tutto il resto, soprattutto per muoversi su meandri diversi del social web.

Come occuperò il tempo liberato, per scoprire nuovi percorsi?

Dopo aver ridotto le fonti di Google Reader a 38 (minimo storico!), sono dell’idea di dare fiducia a nuove fonti, rimpolpando l’aggregatore di feed RSS (presto un altro, visto che Google Reader è in chiusura). Come selezionare nuove fonti? Qui viene il bello. Due strade che batterò sono Reading.am e Tumblr.

Reading.am

Che c’è di meglio per esplorare nuovi mondi del seguire le letture di un gruppo di sconosciuti che noti condividere articoli interessanti, non intercettati fino ad ora dai tuoi percorsi abituali? E’ ciò che sto facendo, con soddisfazione crescente, con Reading.am. Ne avevo già scritto, ad ogni modo è un modo pratico per condividere tutto ciò che leggi e vedere ciò che condividono altri utenti. Se consumi contenuti simili a quelli di cui parlo su Pandemia, fammi un gran favore, iscriviti e comincia a usarlo (e segnalami il tuo profilo, o seguimi, così che ti possa seguire).

Tumblr

Da tempo non pubblico più nulla su Tumblr, per una scelta meditata, ma su Tumblr ho accumulato centinaia di fonti che non seguo altrove. Da oggi tornerò a consultare il loro flusso aggregato, alla ricerca anche in questo caso di spunti e idee nuove. Sono certo non mancheranno.

Quali altre fonti abituali, vecchie e nuove? Prendendo spunto da Andre Torrez (che ha sospeso Twitter per una settimana), ecco la mia lista.

Vecchie abitudini confermate:

Techmeme: un paio di volte al giorno, per conoscere le news tecnologiche del giorno;
Zite: la mattina a colazione, app per la rassegna sui temi che più mi appassionano;
Prismatic: news personalizzate per parole chiave, abbastanza efficace e via web;
Google Reader: blog selezionati, con nuove aggiunte dalle fonti scoperte per caso

Terrò un diario dell’esperienza su queste pagine, così da valutare al termine delle due settimane cosa mantenere di questo periodo sperimentale e di quali vecchie abitudini abbandonare o cambiare.

Published in Esperienze