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Dieta di mantenimento dopo due settimane di sospensione social

Le due settimane di esperimento senza usare Twitter, Facebook, LinkedIn, volte a trovare un nuovo equilibrio nella ricerca e nel consumo di informazioni hanno dato i loro frutti.

Come puoi vedere dall’immagine sotto relativa alla seconda settimana di aprile, i siti di social networking non rientrano nella top 5 di categorie di servizi web utilizzati e nella top 5 dei singoli servizi non ci sono, a differenza delle settimane precedenti, né Twitter, né Facebook. In una calssifica settimanale tipo, avrebbero occupato tre posizioni, includendo anche l’uso di Twitter da mobile.

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Nelle due settimane, facendo ordine anche nelle priorità del tempo dedicato alla lettura di ebook, ho terminato 13 ebook aperti contemporaneamente e della lunga coda ne è rimasto soltanto uno ancora in lettura. Un riequilibrio generale ha liberato tempo per letture più di sostanza a danno del flusso, ma non mi sono sentito per nulla disinformato.

Nella dieta informativa è diventata una abitudine Reading.am, insieme a Zite e Techmeme. Per alcuni giorni avrò ancora gratuitamente le app di Corriere della Sera e di Sky Tg24, sostituite quando scadranno da Zite e YouTube, senza particolari rimpianti.

Le due settimane mi hanno permesso di riflettere su flusso e sostanza, su slow web e real time. La conclusione a cui sono giunto è che non ho bisogno di real time e nemmeno di stare immerso nel flusso in ogni momento. Aver cancellato l’applicazione di Twitter sul telefono ha azzerato le consultazioni del flusso in mobilità e durante le pause casalinghe, in parte a vantaggio dell’email e di altre attività o più attenzione verso ciò che mi circonda. Avevo già deciso in precedenza di non fare uso di internet a letto, né appena sveglio, né prima di addormentarmi, quindi il taglio è venuto quasi naturale.

Stop alla frenesia di sapere cosa sta succedendo in qualasisi momento o di dover essere sempre pronti a commentare o raccontare qualcosa. E’ impossibile stare dietro al flusso dei contenuti prodotti in rete, anche da un gruppo limitato di soggetti, quindi è bene mettersi il cuore in pace e abbeverarsi per assaporare la freschezza del momento, senza dover andare a ritroso a vedere cosa è successo prima e prima ancora. Il flusso fruito fuori dall’attimo perde le proprietà di freschezza e quindi diventa inutile, se non malsano.

Tutto ciò ha due conseguenze fondamentali: decidere come alimentare il proprio flusso e come immergersi nel flusso altrui, soprattutto durante eventi come il festival del giornalismo ormai prossimo.

Il nuovo regime prevede da domani un ritorno su Twitter, Facebook, LinkedIn e Google+ con alcuni cambiamenti sostanziali. Non aspettarti una presenza attiva continua e non aspettarti risposte o reazioni in tempo reale. Tornerò a segnalare gli articoli del blog e altre news meritevoli di attenzione, ma non sarò attento nell’immediato alle reazioni verso i miei contenuti. L’appuntamento su Twitter, nel controllo dei feedback e dei contenuti altrui, sarà limitato e organizzato in momenti precisi della giornata, come appuntamenti predefiniti e non come un controllo continuo. La ragione fondamentale è: non essere continuamente interrotto e non perdere tempo, oltre a dedicare il tempo risparmiato ad altro (lo studio di una nuova lingua, per esempio).

Per gli eventi a cui partecipo di persona ho intenzione di attuare un altro cambiamento. Stop al commento live, soprattutto su Twitter, a favore di pochi contributi, non in tempo reale, più meditati e più approfonditi sul blog, qui sì quasi in tempo reale. Più attenzione alle persone e meno allo schermo quindi. Funzionerà? Lo vedremo presto.

La vera sfida non è azzerare l’utilizzo, ma usare gli strumenti senza abusarne e senza diventarne dipendenti. Più facile a dirsi che a farsi, ma per nulla impossibile.

Published in Esperienze Media & Social media

2 Comments

  1. Ciao Luca, interessante analisi che condivido in parte visto che la mia dieta ha dei punti di contatto con la tua.

    Ho sempre pensato che la serenità dipenda molto dal controllo della serendipità. Il tempo è forse la risorsa più preziosa per chi lavora nel nostro settore e gestirlo al meglio ha delle sensibili ricadute prima di tutto sulla qualità della vita oltre che di riflesso sulla produttività.

    Curiosità: che strumenti hai usato per calcolare il consumo e generare il grafico?

    Un saluto, forse ci si becca a Perugia. 😉

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