Skip to content →

La telenovela di Repubblica a pagamento

repubblica

Ormai è diventata una telenovela. Ogni 3 mesi circa, l’Ing. De Benedetti se ne torna con una dichiarazione su Repubblica.it con contenuti a pagamento. Ieri è tornato sull’argomento con una dichiarazione nell’assemblea degli azionisti del Gruppo L’Espresso. Consiglio di dare una occhiata alla presentazione con ricchi dati sull’andamento del gruppo, online incluso.

Se e mai Repubblica attiverà il famigerato paywall, da quanto dice De Benedetti, la situazione non dovrebbe poi cambiare granché. La mia previsione, se il modello è il New York Times, considerando come si muove oggi Repubblica.it, è che il cambiamento avverrà soltanto sugli articoli prodotti per l’edizione cartacea e pubblicati online.

In pratica, dal modello attuale in cui la mattina le aperture prese dalla carta sono limitate nel testo e aperte soltanto a metà giornata, con l’invito a comprare il giornale, si passerà a un filtro con gli articoli integrali, limitati nella consultazione. In pratica gli articoli del giornale cartaceo saranno tutti aperti, ma limitati nel numero. Oggi o sono pubblicati parzialmente, o sono pubblicati in ritardo o non sono pubblicati. Non cambierà granché tutto sommato.

La differenza sarà se e come il muro eretto sarà poroso, ovvero quanti articoli saranno gratis e soprattutto se lo saranno gli articoli generati da click frutto di condivisione sui social network. Il New York Times e il Wall Street Journal non pongono limiti a chi viene dai social network e il WSJ neanche a chi viene da Google.

Staremo a vedere ma non credo sarà una gran rivoluzione

Published in Media & Social media

One Comment

  1. Non vedo il problema. Se Repubblica diventa a pagamento si va a leggere il Corriere o Il Messaggero… hanno da perdere solo loro. A meno che non lo facciano tutti, ma dubito possa accadere.

Comments are closed.