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Consigli non richiesti ad aspiranti autori (di libri)

Operando ormai da 5 anni come curatore della collana Web & Marketing 2.0 per Hoepli ormai ne ho viste di tutti i tipi. Scrivere un libro (di carta), diciamolo, nel mondo business fa ancora figo. Le richieste quindi per entrare nella collana non mancano, anzi. A seconda dei periodi possono essere anche numerose. Mi sento quindi quasi obbligato a dare qualche spassionato consigli a chi si vorrebbe cimentare in questa impresa. Consigli in ordine sparso.

Un buon posizionamento sul social web

Non puoi inviare la proposta su un titolo che tratti il fenomeno del social web sotto un ambito specializzato, senza un buon posizionamento in rete. Puoi essere il guru dei guru, avere 10 corsi in altrettante università italiane, ma se vuoi parlare di come i professionisti che tu conosci possano usare Twitter, Facebook e compagnia per il loro lavoro, tu devi usare Facebook, Twitter e compagnia per il tuo lavoro, per la tua immagine, per la tua reputazione. Se non lo fai, non sei credibile.

Una community non basta, ma aiuta

Gestisci un forum tra i più partecipati tra il pubblico per cui vorresti scrivere un libro? Non è una condizione sufficiente, anche se indubbiamente può essere allettante in termini commerciali. Esercitarsi a leggere tanto – non forum o Facebook, ma libri, libri e libri – è il primo passo per imparare a scrivere. Scrivere bene una email non è indice di successo nello scrivere un libro, che ha bisogno di tutto altro stile.

Ci vuole metodo e tempo

Non sai quante volte sia capitato che un autore molto ben posizionato, tutto sommato abituato e capace a scrivere, abbia faticato e non poco ad arrivare alla fine del traguardo. Succede a tutti, anche al sottoscritto, ma è bene tenerlo presente prima di cominciare, soprattutto se hai una famiglia, dei figli (magari piccoli) e un lavoro. Scrivere un libro richiede grande impegno ed è difficilissimo da portare a tempo nei ritagli di tempo. Richiede concentrazione, molta concentrazione, e non si può scrivere guardando la tv, giocando con tuo figlio, parlando con tua moglie e con un occhio su Twitter. Prima ancora di mandare la proposta a qualcuno, prova a scrivere il primo capitolo dove c’è scritto qual è il contenuto del libro. Prova a scriverlo e vedi se, come e quando riesci a concentrarti per raggiungere l’obiettivo. Se fai fatica, scrivere con una scadenza lo sarà ancor di più. La notte e il weekend possono essere una parziale soluzione, a scapito però della tua salute e delle tue relazioni personali. Ne vale veramente la pena?

Chi lo compra?

Ricorda che il pubblico a cui vuoi vendere il tuo libro deve essere ampio, ma non generalista. Un libro che va bene per tutti e per nessuno è un libro troppo rischioso da pubblicare, a meno che tu non abbia un buon contatto in Mondadori o Rizzoli e una ottima idea nel cassetto. Considerando che nel web marketing in Italia c’è poco da inventare, pensa a un pubblico ristretto e appassionato. Se il tuo libro non ha questo pubblico, forse ti conviene pubblicarlo da solo con il self publishing, attività per niente peregrina di questi tempi.

Published in Formazione permanente