Non ci voglio girare tanto intorno. Negli ultimi anni ho ridotto notevolmente gli aggiornamenti da queste parti perché, a differenza dei primi anni di blogging, non era più un divertimento. La logica dell’avere visibilità sul blog, influenzata dall’evoluzione di Google e dei social network, vorrebbe che si pubblicassero post lunghi e approfonditi, lasciando l’estemporaneo, la segnalazione breve, il commento, ad altri luoghi: Facebook per conversare con la massa, Twitter per i link veloci, Instagram (e Snapchat?) per le immagini.
Da quest’anno ho deciso di infischiarmene, visto che non pubblicare nulla significa avere anche meno attenzione e, soprattutto, capacità di generare conversazioni e confronto di opinione. No, non mi piego alla logica dominante che vuole Facebook il luogo di tali conversazioni. Son ben consapevole di ciò che mi perdo e delle opportunità che lascio cadere. Amen.
Da domani, visto che il 2016 per me comincia domani, Pandemia torna a essere il luogo privilegiato dove condividere informazioni, commentare ciò che merita di essere commentato, segnalare ciò che mi entusiasma e ciò che mi piacerebbe avesse più ampia diffusione. Sì, il tema resta quello di ciò che c’è di buono sul web, dai social media al mobile, dalla salute digitale al marketing buono che aiuta a raggiungere risultati rispettando l’utente.
Le parole saranno quelle necessarie, né una di più, né una di meno. Le immagini saranno inserite quando ne varrà la pena. I link non mancheranno e le opinioni espresse lo saranno, solo quando riterrò di poter aggiungere qualcosa al dibattito in corso. Non discuterò ciò di cui discutono tutti e non commenterò l’attualità tecnologica, se non quando necessario.
Spero di trovare in te, lettore, un interlocutore attento, disponibile a dare il tuo contributo.
Quando aprii il primo Blog, il Tuo era un punto di riferimento.
Come dicevamo un tempo … #daje!
🙂 buona lettura delle statistiche. E’ traumatico all’inizio, ma poi le guardi ni modo diverso 🙂
Che dire? Bentornata Pandemia 🙂