Se ci fosse ancora qualche dubbio, Mark Zuckerberg stasera l’ha tolto: Facebook non intende lasciare alcuno spazio libero e il prossimo obiettivo è combattere Google sul proprio terreno.
Guarda caso, insieme a Gruppi, WhatsApp, Instagram, Messenger, sulla mappa di sviluppo di Facebook per i prossimi anni appaiono due altre icone: video e ricerca. Sul video le carte sono già sul tavolo: dopo aver incentivato in tutti i modi la pubblicazione di video sulla piattaforma, aver imposto nuove metriche di valutazione, il momento è ora quello del live. Per quanto presto YouTube possa lanciare una applicazione o un servizio per facilitare il video in diretta da mobile sulla propria piattaforma, sarà comunque tardi. Come sia possibile che YouTube abbia perso il treno dello streaming da mobile, lasciandolo prima a Meerkat e Periscopo e oggi a Facebook, è difficile comprenderlo.
La prossima minaccia andrebbe a colpire il cuore di Google: il motore di ricerca. Non sarà facile, non sarà immediato, ma Facebook ha deciso dove investire e chi colpire. Google, da parte sua, non è mai stato forte come ora sul piano finanziario: il titolo viaggia sui massimi storici a 514 miliardi di dollari di capitalizzazione in questo momento. Facebook capitalizza 310 miliardi di dollari. Il guanto di sfida è stato appena lanciato.
In ogni caso Google non è l’unico nel mirino. Tra gli annunci minori, Facebook ha appena lanciato la possibilità di salvare qualsiasi articolo su cui stiamo navigando nel web con un bottone apposito. Guarda caso è la stessa funzione che ha fatto la fortuna di Pocket.