La pandemia ha accelerato vari processi già in corso. Tra questi c’è il commercio elettronico, anche per i libri. Gli editori, per tentare di sbarrare la strada ad Amazon, sono riusciti ad azzerare lo sconto sui libri (5% massimo, salvo eccezioni limitate). Qual è la situazione? Vediamo come stanno le cose da un comunicato stampa dell’AIE, l’associazione degli editori italiani.
Più libri venduti, più fatturato
L’editoria libraria italiana continua a crescere anche nei primi tre mesi del 2021, consolidando un trend iniziato nella seconda metà del 2020. Secondo i dati elaborati dall’Associazione Italiana Editori (AIE), dal primo gennaio al 28 marzo, le vendite dei libri a stampa a prezzo di copertina nei canali trade (librerie, online e grande distribuzione organizzata) sono cresciute del 26,6% a valore e del 26,7% a copie vendute rispetto allo stesso periodo all’anno precedente.
I libri venduti sono in aumento e anche il fatturato degli editori.
Più online e meno librerie fisiche
I dati mostrano cambiamenti di grande rilievo nei canali di vendita e nella struttura del mercato. I canali fisici (librerie e grande distribuzione) passano dal 73% del 2019 al 57% di fine 2020, al 55% a marzo di quest’anno. Le librerie online, che rappresentavano il 27% nel 2019 e il 43% nel 2020, raggiungono il 45% nel primo trimestre dell’anno. Le librerie indipendenti, maggiormente presenti nelle periferie e nei piccoli centri, passano dal 22% di fine 2019 al 18% di fine 2020 e, quindi, al 16% di fine marzo. Le librerie di catena, generalmente penalizzate dall’essere soprattutto presenti nei centri cittadini, nelle stazioni, negli aeroporti e nei centri commerciali, sono passate dal 44% del 2019 al 33% nel 2020 al 34% nei primi tre mesi di quest’anno. La grande distribuzione è passata dal 7% del 2019 al 6% del 2020 fino al 5% del primo trimestre 2021.
Gli editori stappano lo champagne. Le librerie indipendenti no. Le catene pure peggio, ma per queste c’è l’effetto delle chiusure che influisce maggiormente. Amazon vince.
Lo sconto ridotto e uguale per tutti è servito a qualcosa? No. Il lettore compra dove ha un servizio che reputa più efficiente. Le librerie sono indispensabili per scoprire libri? No, perché le vendite sono aumentate e, colpo di scena…
I piccoli editori vendono di più
La quota dei piccoli e medi editori, trainata dall’online, è cresciuta costantemente nel corso degli anni passando dal 39,5% del 2011 al 47,5% del 2019, al 50,9% del 2020, fino a toccare il 54,1% tra gennaio e marzo 2021.
Sorpresa! Senza le librerie fisiche, soprattutto di catena (che promuovono i loro titoli), i piccoli editori hanno guadagnato quota di mercato! La scelta che ha una libreria online non è la scelta che ha una libreria fisica, per quanto grande e selezionata. Il lettore oggi legge più piccoli editori.
Combattere contro tendenze in atto serve a poco. Se la libreria indipendente non è più competitiva in questo nuovo scenario è destinata a scomparire. Scompariranno i libri? No. Diminuiranno i lettori? No. Diminuiranno i piccoli editori e il pluralismo delle idee attraverso i libri? No.
C’è da prenderne atto e adattarsi, o morire. Sussidi e aiuti ritardano solo l’inevitabile, come il fallimento di Alitalia.