5 anni fa mi divertivo a rispondere ad alcune domande per definire la mia dieta informativa. A distanza di 5 anni esatti voglio rispondere alle stesse domande e vedere cosa è cambiato.
Quali sono le prime informazioni di cui ti nutri al mattino appena sveglio?
Oggi non riesco a non controllare i numeri relativi all’andamento dei vaccini in Italia, nelle 24 ore precedenti, e dei contagi nel mondo. Per avere un’idea di dove siamo arrivati, pensando che queste informazioni mi permettono di sentirmi in controllo di ciò che succede. Ovviamente non è così, perché è difficile fare previsioni, ma non riesco a resistere. Spesso guardo anche gli incassi del box office italiano del giorno prima. Per il resto nulla. Forse qualche volta le prime pagine dei giornali italiani attraverso Telegram, ma sto cercando di smettere.
Leggi, guardi, ascolti notizie mentre fai colazione?
No, ormai privilegio audiolibri o libri, se non nulla.
Cosa impegna la tua mente quanto ti rechi al lavoro?
Nulla è cambiato rispetto a 5 anni fa. Continuo a lavorare da casa, senza spostamenti.
Che rapporto hai con la tv? Ne consumi in quantità o ti tieni a dieta?
Abitudine confermata. Ho solo aumentato i pollici, passati da 40 a 55. Quasi soltanto film ormai, quando voglio io. Raramente brevi video su YouTube, spesso per capire meglio film appena visti.
Prima di andare a letto: un buon libro, un’occhiatina a Twitter o digiuno fino al mattino?
Digiuno totale. Twitter è sparito dalla dieta. Qualche volta libro, ma in genere dormo subito.
Cosa è più nutriente: stampa o web?
Niente più stampa per me, neanche in omaggio. Non la voglio. Anzi, ho comprato un tablet per leggere meglio i PDF dei giornali o dei magazine, quelle poche volte che mi viene voglia di sfogliarli.
La tua app preferita e perché?
Le app più efficienti sono Feedly, che aggrega le fonti che ho selezionato, e Stoop, con le newsletter a cui sono abbonato. Da mobile o da desktop.
In un ecosistema dell’informazione sempre più obeso, come scremi il grasso?
Non faccio neanche più uso di rassegne stampa. Controllo un paio di quotidiani online quando proprio devo sapere cosa succede, soprattutto per la pandemia, e niente altro. Il tempo dedicato al consumo di media si è enormemente ridotto, a favore di più tempo dedicato a rielaborare e produrre, qui e in privato, nel mio sistema di appunti e sulle community a cui partecipo o modero.