Ci sono momenti nella vita in cui la lucidità prende il sopravvento e vedi la tua vita, o singole parti di essa, per quello che è veramente. Lo hai negato a te stesso. Hai fatto finta di non vedere o di non capire. Ti costava fatica ammetterlo a te stesso, figurarti ad ammetterlo in pubblico. In qualche caso ti faceva comodo ignorare la realtà. Una rendita di posizione, un’immagine verso l’esterno diversa da quella che vedevi tu dall’interno, ma perché cambiare la percezione? Meglio prolungare l’illusione o immaginare, solo immaginando, di poter tornare indietro nel tempo ad altri momenti. Quei momenti fanno parte del passato ed è bene concentrarsi sul presente e sul futuro. Tutto ciò per dire che ho deciso di sospendere le pubblicazioni su questo spazio, a tempo indeterminato. Al posto del flusso di articoli, in home page pubblicherò una pagina che annuncia la chiusura di Pandemia, ne traccia una breve storia e suggerisce (eventualmente) qualche percorso di navigazione nell’archivio, per i nostalgici o per gli storici. Lo spazio resta online.
Una decisione sofferta e rinviata per troppo tempo. A dirla tutta avrei dovuto farlo fin dall’avvio del progetto online su cui voglio concentrare le mie energie: Saper imparare. Saper imparare raccoglie idealmente il testimone da Pandemia e traghetta la curiosità sviluppata negli anni, per l’avvento del social web e delle meraviglie di Internet, nell’ottica del miglioramento della vita quotidiana e delle opportunità di lavoro, verso contenuti focalizzati sulla crescita personale, sull’apprendimento continuo, sulla curiosità rivolta a conoscere per vivere e lavorare bene. Vivere e lavorare bene realizzando i propri obiettivi, personali e professionali, spendendo bene il proprio tempo, trovando il proprio perché, insieme ad altre persone che hanno lo stesso obiettivo nella vita.
Questi 20 anni – tra l’altro non festeggiati il 13 Dicembre 2022 (e questo la dice lunga sulla centralità di questo spazio tra i miei interessi) – sono stati un’occasione unica per condividere, approfondire, imparare, entrare in relazione con centinaia di persone, incontrarle di persona, lavorarci insieme, vivere esperienze uniche, viaggiare, scrivere, pubblicare libri, andare in televisione, essere oggetto di interviste e di interesse. Lo rifarei mille volte. Consiglio ancora oggi, a chiunque, di aprire e curare un proprio blog, non fosse altro per usarlo come una palestra pubblica per esercitarsi nello scrivere. Scrivere per sé prima di tutto e poi per gli altri. Coltivare uno spazio proprio è ben diverso da essere ospitati da una piattaforma che persegue interessi diversi dai tuoi. Pochi lo capiscono, purtroppo. Amen.
Chi mi conosce da più tempo sa che condivido il concetto di oblio digitale. Non mi va, per ragioni varie, lasciare tracce e occupare spazio fisico e digitale che non ha più ragione di essere occupato, semplicemente perché non è vissuto. Mi piace cancellare chat del passato, chiudere profili non più attivi, liberare spazio, chiudere i libri aperti per passare ad altro. Concentrarmi sulle persone che meritano, sui progetti prioritari, convogliando su questi le mie energie e il mio tempo. Risorse limitate che lo saranno sempre più, per una questione anagrafica, biologica e fisiologica. A 47 anni non ho l’energia che avevo a 27 anni. Le mie priorità sono cambiate. Mi piace riflettere in privato quanto riflettere in pubblico. Preferisco avere dei ritmi regolari e non passare troppo tempo davanti agli schermi, soprattutto in orari notturni. Passo più tempo online di quanto facessi nel 2002, non fosse altro perché non avevamo internet in tasca, le connessioni erano ancora (quasi tutte) a tempo e lente. Proprio per questo, il tempo davanti agli schermi va limitato. Una sfida continua che voglio continuare a combattere.
Spendere il mio tempo libero online, a caccia di notizie tecnologiche, per commentarle e condividerle, non è più un passatempo divertente per me. Non è più neanche una sorta di aggiornamento professionale, da quanto ho chiuso definitivamente con il social media marketing. Ciò che accende la mia passione è condividere contenuti che hanno aiutato me a cambiare in meglio e che quindi possono aiutare chi legge a fare altrettanto. Il resto è (quasi) puro intrattenimento e preferisco intrattenermi in altri modi diversi da questo.
È stato bello scrivere qui e altrettanto bello sapere che qualcuno ha letto e legge ciò che ho scritto. Grazie per chi ha dedicato la sua attenzione a questo spazio e a chi lo ha arricchito con i propri contributi, commenti, condivisioni, link e citazioni. Grazie. Non sarei la persona che oggi senza di voi.
Per rimanere aggiornati, se non lo hai già fatto negli anni, puoi seguire lucaconti.it.
Saperimparare.it sarà lo spazio dove andrò a pubblicare più spesso, al di là degli aggiornamenti personali sull’altro blog. A esso è associata la community, che ho deciso di ristrutturare insieme a chi è già iscritto. Se vuoi entrare a farne parte, scrivimi e ti dirò come fare.
Nei prossimi giorni cambierò la home page. Nel frattempo questo post rimarrà in evidenza.
Mi spiace molto, spero di poterti leggere sempre con assiduità di là.
Ps. se pensi di vendere il dominio, fammi un fischio.
Un abbraccio
Grazie Andrea. Dominio non in vendita.
Hai tutta la mia comprensione, Luca. Ti ho seguito nel tempo, poi per anni mi sono allontanato dalla blogosfera, e solo da poco sono tornato, stanco del chiasso dei social sui quali non si fa altro che litigare e leggere fuffa. Spazi come il tuo sono stati un faro in quest’isola immaginaria che io chiamo Blogolandia, per la pacatezza ed il modo mai sopra le righe di interagire con chi ti legge. In bocca al lupo per il tuo nuovo progetto, ci vediamo di là. Nel frattempo, tieni questo dominio da parte, non si sa mai che fra qualche anno ti torni voglia di rispolverarlo!
Grazie Camu. Crepi (il cacciatore) 😉
Ad maiora Luca!
Ciao,
Emanuele
Anche io sono pervaso dai tuoi stessi dubbi e pensieri e per ora lascio il mio blog online, quasi ventennale, più per una mia memoria storica.
In bocca al lupo per i tuoi nuovi progetti.