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Tag: app

Stoop, l’app per le newsletter

Stoop è diventata subito la mia nuova app preferita. L’uovo di colombo: una app che ti permette di ricevere le tue newsletter preferite (e scoprirne altre) in uno spazio separato dalla tua casella di posta. Diventato refrattario all’uso dell’email, per anni di overdose, Stoop mi riconcilia con le newsletter preferite, che diventano complementari a Feedly per i feed RSS.

Stoop genera una casella che diventa l’indirizzo email dove ti arrivano fisicamente le newsletter che leggi dentro l’app. A me sembra semplicemente geniale.

Stoop

via la newsletter (!) di Ann HandleyContinua a leggere

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La rider economy

But what really put me off working in Peckham was the feeling that I was seeing the future, a future in which people sit alone in tall apartment blocks, eating homogenous food prepared by workers in black boxes scattered through public spaces made ghostly by disuse.

Non ho mai fatto uso di app per la consegna del cibo a domicilio, perché nella mia città il servizio è molto ristretto, ma soprattutto perché non voglio partecipare allo sfruttamento di lavoratori dipendenti trattati come autonomi. Pagati una miseria perché? Perché siamo pigri e non vogliamo fare una telefonata a cui risponde un essere umano e perché non vogliamo fare lo sforzo di andare a prendere il cibo. A proposito di comodità

London Review of Books è un’altra buona fonte che pubblica online alcuni articoli gratis per ogni nuovo numero. C’è sempre qualcosa di interessante da leggere.… Continua a leggere

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Smartphone: riprendi il controllo della tua attenzione (e della tua vita)

Siamo andati così fuori controllo del nostro tempo passato nell’uso dello smartphone che c’è chi consiglia qualcosa di quasi eretico. Rendere lo smartphone un po’ meno smart

https://nomasters.io/posts/dumber-phone

Sulla stessa scia, questa è la home del mio smartphone. Niente dopamina.


Aggiornamento 2025

Il cuore del problema risiede nella capacità dello smartphone di offrire un “portale sempre attivo e connesso” a macchine a ricompensa variabile (email, social media, news feed), che agiscono come un “casinò tascabile” dirottando i nostri centri del piacere con un flusso continuo di dopamina. Questa dinamica, che l’autore definisce parte del “capitalismo della sorveglianza”, ci spinge a condividere dati personali in cambio di gratificazione e ad alterare i nostri comportamenti. Lo smartphone è il “metodo di consegna” di questa “dose” di dopamina, grazie alla sua portabilità, alle notifiche push e alla vicinanza ai nostri organi sensoriali.


Consigli pratici per un utilizzo consapevole dello smartphone (e aggiornamenti a

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Hibye, il social network di prossimità per attività faccia a faccia

Interessante il concept di Hibye, nuova app social pensata per mettere in contatto persone vicine a te con interessi o esigenze comuni. Un modo per unire il virtuale al reale. Hibye sintetizza il modo in cui è possibile attivare o respingere una richiesta di contatto, premendo sul bottone Hi o su quello Bye. Il video a seguire lo racconta in meno di due minuti.

Segue la presentazione che ho ricevuto per email, con i link per il download dell’app:

Hibye è un social davvero rivoluzionario: consente infatti la comunicazione “orizzontale” tra utenti in tempo reale, in tutta sicurezza (l’app è geolocalizzata, posso decidere se essere connesso oppure no, ho la possibilità di bloccare immediatamente eventuali utenti scortesi o indesiderati).

Hibye permette di parlare dal vivo con le persone per risolvere non solo le piccole esigenze della quotidianità (condividere un taxi o un caffè) ma anche sviluppare il proprio

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OsmAnd, l’alternativa open a Google Maps

OsmAnd

I monopoli sono il male. La concentrazione dei nostri dati personali in poche mani è male. La geolocalizzazione è uno dei dati più sensibili. Chi ha queste informazioni può dedurre molto su di te, sulle tue abitudini, sul tuo stile di vita. Sei contento che queste informazioni sono, di fatto, concentrate in poche mani? Io no.

Da qualche tempo ho deciso di sensibilizzarmi e agire. Ho così deciso di fare a meno di alcune app dei 5 cavalieri dell’apocalisse digitale (Facebook, Google, Microsoft, Apple e Amazon). Ho trovato una alternativa a Google Maps, niente male.… Continua a leggere

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10 minuti al giorno che ti cambiano la vita

meditare

Concentrazione, calma, chiarezza nella propria vita. Chi non ne vorrebbe di più? Eppure basterebbe veramente poco per raggiungere questo obiettivo. Come? Il consiglio che ti offro, basato sulla mia esperienza personale di un paio d’anni ormai, è di cominciare la giornata con 10 minuti di meditazione. 10 minuti sono un centesimo del tempo che passi sveglio ogni giorno. Vale la pena provare?

Per aiutare a concentrarti solo sul tuo respiro, seduto comodamente, con i palmi delle mani appoggiati sulle tue ginocchia, usa Calm. Si tratta di un app gratuita che ha sia un timer, sia un suono di sottofondo che puoi scegliere per isolarti dal mondo che ti circonda. Il mio preferito è l’oceano o la pioggia tropicale nei giorni di pioggia.

Andy Puddicombe, nel video a seguire, ti spiega in meno di 10 minuti perché è tempo ben speso.

Foto creditContinua a leggere

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Skimm, il segreto della vendita sta nel linguaggio

Skimm è un esempio da seguire per il modo intelligente di comunicare con un pubblico giovane. Nata come newsletter per ricevere le notizie più importanti delle ultime 24, un po’ come Good Morning Italia ma per un pubblico femminile giovane, Skimm è cresciuta, sviluppando app e altri servizi a pagamento.

skimm

Nell’ultima email ricevuta, oltre a festeggiare il traguardo di 3,5 milioni di iscritti, si promuove un nuovo servizio per abbonamento. Riprendo parte del testo sotto, costituito da domande e risposte, per la brillantezza del contenuto. Parla col linguaggio delle giovani lettrici, diverte cercando di vendere un servizio.… Continua a leggere

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Il futuro delle app è l’interfaccia utente a chat

qz.com, il miglior sito di informazione internazionale (newsletter superconsigliata), ha appena lanciato una app (solo per iPhone, ahime) che consente di ricevere notizie con una esperienze utente simile a una chat. Tu chiedi e l’app ti risponde con le notizie. Folle? Io dico geniale! Chi sarà il primo a seguire questo modello?

UserOnBoard racconta l’esperienza di un utente che scarica l’app e la usa per la prima volta, commentando i vari passaggi. Fenomenale!

Se sei nel business delle app, approfondisci. Ne vale la pena.… Continua a leggere

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SwiftKey, la tastiera che ti fa rispamiare tempo

Colgo l’occasione dell’attualità, per suggerirti una delle app che ti cambiano la vita, in meglio: SwiftKey.

Microsoft oggi ha acquisito SwiftKey, una app che sostituisce la tua tastiera su Android e iPhone/iPad, aggiungendone una che puoi personalizzare e che impara le parole che utilizzi di più, proponendotele quando scrivi, così da scrivere più rapidamente da smartphone o tablet. Scorrere il dito senza staccarlo dallo schermo, unendo le lettera della parola da comporre, è un altro sistema che consente di scrivere più velocemente, soprattutto per chi è abituato a chat infinite o chi vuole scrivere email che vanno oltre poche parole.

Si possono impostare anche diverse lingue contemporaneamente, così da sfruttare l’algoritmo che predice la prossima parola che si sta componendo, anche se si scrive a destinatari che parlano lingue diverse. Io lo uso per l’italiano e l’inglese

L’app è e resterà gratuita gratuita. Provala e fammi sapere.… Continua a leggere

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