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Tag: business

Le difficoltà dei monopolisti digitali

The reality is that technology has an amplification effect on business models: it has raised the Internet giants to unprecedented heights, and their positions in their relevant markets — or, more accurately, value chains — are nearly impregnable. At the same time, I suspect their ability to extend out horizontally into entirely different ways of doing business — new value chains — even if those businesses rely on similar technology, are more limited than they appear.

Ben Thompson analizza in maniera esemplare perché Amazon, Google, Microsoft sono bravi a fare qualcosa, ma non altrettanto bravi a competere in servizi complementari. Assolutamente da leggere.

The Value Chain Constraint https://stratechery.com/2019/the-value-chain-constraint/Continua a leggere

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[esclusivo] Brian Solis sul futuro del business

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Nei giorni scorsi ho avuto il piacere di intervistare Brian Solis a proposito del suo nuovo libro da poco uscito tradotto in italiano da Hoepli: Qual è il futuro del business? Utile lettura, che spero possa invogliarti a leggere tutto il libro, certamente stimolante.

Disruptive technology

What would You suggest to a family medium business like hundreds or thousands in Italy? How could they embrace this positive change? Where should they start from?

Disruptive technology is just that…it’s disruptive. Every so often, something new comes around and completely upsets the balance. Now, innovation is part of our society and it’s only accelerating. The key to success is to simply accept that this is the end of business as usual. The way that things were done only evolve to accommodate the expectations and preferences of evolved customers and employees. And, that’s where we begin. We need to understand what’s changing so … Continua a leggere

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Fare Business con Facebook nella Top 100 di Amazon

Probabilmente grazie alla newsletter che Amazon ha inviato giorni fa, Fare Business con Facebook è ora nella Top 100 di Amazon.it. Con mia grande sorpresa scopro che non è la prima volta che succede, anzi! Dall’apertura di Amazon cinque mesi fa, il libro è stato nella Top 100 ben 27 giorni!

Se ti interessa l’argomento e non l’hai ancora acquistato, in questo momento c’è uno sconto del 35%. Da non perdere!

Fare Business con FacebookContinua a leggere

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Linkedin parla Italiano – AGGIORNATO

Secondo aggiornamento: c’è una pagina di presentazione di Linkedin in Italiano, con un video illustrativo.

Il Sole 24 Ore di oggi e Luca dello Iacovo sembrano avere lo scoop e la buona notizia del giorno: Linkedin da oggi parla Italiano. L’annuncio sul blog del business social network più partecipato al mondo (65 milioni di profili aperti) non è ancora stato dato, ma il sistema è già visibile in Italiano. Dalla barra a fondo pagine è sufficiente selezionare lingue.

L’Italiano si aggiunge a inglese, francese, tedesco, spagnolo e dal 13 Aprile anche portoghese.

Sono certo che, smaltita la sbornia da Facebook, gli Italiani troveranno nuovi spunti e nuove opportunità dai social network in chiave business e questa localizzazione di Linkedin senz’altro contribuirà ad alimentare il fenomeno.

UPDATE – Nel frattempo è apparso il post in Italiano sul blog ufficiale.… Continua a leggere

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Fonti di ricavo dei media

Ricavi dei media

Il quadro realizzato da Ross Dawson ben rappresenta l’insieme delle fonti di ricavo a cui i media possono attingere per vivere e sopravvivere.

Credo che il dibattito si stia troppo focalizzando su contenuti, gratis o a pagamento, e pubblicità, senza considerare le altri fonti, spesso oggi inesplorate, perfino dai grandi giornali. Community, eventi, merchandising sono a mio avviso altri tre pilastri importanti dell’impresa media del futuro.… Continua a leggere

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Social network in ambiente di lavoro: no ai divieti!

Recentemente ho visto con i miei occhi come sia frequente in azienda, anche in quelle dove il marketing e la comunicazione apprezzano e comprendono le potenzialità dei social media, imbattersi in filtri adottati per impedire ai dipendenti di usare YouTube, Facebook, Twitter e compagnia. Nelle più liberali il filtro è rimosso nella fascia dedicata alla pausa pranzo.

Tutto ciò è profondamente sbagliato, soprattutto in una azienda dove si investe nel posizionamento sul web e sul social web, con l’obiettivo di creare una reputazione per l’azienda, da spendere successivamente in nuovi contatti, nuovi clienti, nuovo business.

Come racconta bene il blog Aide-Memoire, nel quale mi sono imbattuto per caso:

Businesses need to manage staff on the quality and timeliness of their output, not upon time served in the office. And, just like email has become an essential business tool, we need to discover how to use social networks for

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La nuova frontiera del fare impresa

Un mix di fattori, tra i quali Internet non è da trascurare, sta trasformando giorno dopo giorno la nostra società e la nostra economia. Certo, alla provincia dell’Impero (metafora per l’Italia nel mondo globalizzato) tutto si percepisce in modo molto fumoso, ma il cambiamento è in atto e nessuno lo potrà fermare.

Un articolo recentemente pubblicato sul Wall Street Journal lo spiega molto bene: la nuova frontiera dell’America oggi è l’impresa personale, potenziata dalla pervasività della tecnologia e di Internet. A sostegno di questa tesi vengono portati casi concreti, dati statistici, indagini demoscopiche sui giovani americani. Negli USA oggi il posto fisso è visto come il male; in Italia probabilmente siamo ancora lontani da questa percezione, ma ci arriveremo anche noi, piano piano.

Su questo articolo si è innescato un dibattito interessante per cui la nuova frontiera non sarebbe neanche più l’innovazione, ma il controllo sulla propria vita Continua a leggere

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