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Tag: Instagram

Pixelfed: la risposta indie e federata a Instagram

Senza pubblicità, senza tracciamento, senza algoritmi che manipolano quello che vedi, open source, gratuito e federato. Questo è Pixelfed, la risposta dal basso a Instagram. Pixelfed è l’alternativa etica che permette di condividere foto senza fare il mezzadro digitale a favore di FACEBOOK. Certo, se apri un profilo non viene dietro tutto il seguito che ti sei creato su Instagram, per nulla.

Aprire un profilo è questione di un minuto e le funzionalità sono in tutto e per tutto simili a Instagram, algoritmo e pubblicità a parte. Puoi scegliere tra uno dei diversi server federati che si avvalgono della piattaforma di Pixelfed. Io mi sono iscritto su piconic, trovato per caso navigando tra amanti dell’indieweb, del web independente e decentralizzato (caveat: se passi il tuo tempo dentro i recinti chiusi di Facebook, probabile che di servizi simili non ne sentirai mai parlare. Per questo i blog oggi sono più … Continua a leggere

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Lo sfruttamento dei kid influencer

Sono l’unico che considera aberrante il fenomeno dei kid influencer e dello sfruttamento da parte dei genitori?

Foos manages Vada’s career without an agent, fields all collaborative deals herself—Vada earns anywhere from $100 to $5,000 a post—and styles and photographs her toddler, who genuinely enjoys being in front of the camera and changing her outfits, Foos said. Because Vada is unaware of her own Instagram presence, Foos said she just tells Vada that the snapshots are a way of having fun with her mom. Foos always asks her daughter’s permission before snapping a photo and rarely shoots longer than five minutes.

Pur di fare soldi facili, non si guarda in faccia a nessuno. Non ho altre parole.

https://www.theatlantic.com/family/archive/2019/02/inside-lives-child-instagram-influencers/583675/Continua a leggere

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La nuova frontiera dell’influencer marketing? Farmaci e prodotti elettromedicali

Vox pubblica una inchiesta sugli influencer che usano Instagram per promuovere farmaci e dispositivi medici. Pur di guadagnare, c’è chi è disposto a mettere in piazza la propria patologia e a diffondere messaggi non regolati, che hanno come effetto l’uso improprio di farmaci e dispositivi.

Dalla signora che promuove la ricostruzione del seno, a quella che spinge un farmaco contro la psoriasi, fino all’atleta che monitora il diabete con un dispositivo medico.

Non so te, ma io sono disgustato.

https://www.vox.com/the-goods/2019/2/15/18211007/medical-sponcon-instagram-influencer-pharmaceuticalContinua a leggere

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La messaggistica online, 20 anni fa e oggi

In realtà più che convergere con i media internet sta affermando la propria specificità come mezzo di comunicazione. Per esempio, l’invio immediato di messaggi è una delle sue applicazioni più popolari. Nella sua forma wireless, è la pratica più diffusa nel primo mondo mobile di internet, uno strumento prediletto dai giovani per la costruzione delle loro reti, per godere della propria autonomia, facendo tuttavia affidamento sui loro sistemi di backup. È sintomatico che una delle condizioni chiave imposte dalla FCC ad AOL per dare l’assenso alla sua fusione con time warner sia stata il mantenimento dell’interoperabilità del suo servizio di messaggistica istantanea con i servizi similari dei suoi concorrenti. L’argomento portato dal Presidente della FCC è stato che questo servizio era essenziale per la sopravvivenza delle comunità autonome di internet e che la formazione di queste comunità non può essere ostacolata dalla restrizione delle comunicazioni entro i termini degli obblighi

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WhatsApp, Messenger e Instagram a reti unificate

Mark Zuckerberg ha dato come massima priorità per il 2019 l’unificazione dei tre sistemi di messaggistica della sua società. L’obiettivo è evidente: rendere impossibile la divisione dell’azienda da parte dell’antitrust. Se i 3 sistemi di messaggistica usano la stessa piattaforma, divedere WhatsApp e Instagram dalla casa madre sarà pressoché impossibile tecnicamente. Questa sarà l’argomentazione di Zuckerberg, appena il tutto sarà implementato. Il vantaggio per il consumatore è secondario. In gioco c’è il futuro di F. e i suoi prossimi nuovi canali di monetizzazione, WhatsApp in primis.

Il mio obiettivo per il 2019 è invece fare a meno di WhatsApp.… Continua a leggere

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Instagram è il futuro di Facebook, nel bene e nel male

Riprendendo articoli messi da parte, ti segnalo questa analisi di Bloomberg su Instagram. Interessante notare come Instagram sia considerato la prossima gallina dalle uova d’ora dell’azienda Facebook.

Per gli utenti non è una bella cosa. Non è un caso se risulta che molti utenti di Instagram non sappiano di essere comunque controllati da Facebook. Lo stesso Facebook ha tutto l’interesse a non far aumentare questa percezione.

Il fatto che negli ultimi mesi i fondatori di Instagram se ne siano andati, in contrasto con il management di Facebook, non gioca a favore degli utenti.

Da parte mia considero Instagram altamente a rischio dipendenza e per questo motivo ne ho ridotto notevolmente l’uso. Se voglio sapere come stanno i miei amici, li contatto direttamente. Se sono annoiato, vado sugli articoli o sui video che mi sono messo da parte. Tempo investito meglio, per me.

Per te?

http://www.bloomberg.com/news/features/2018-04-10/instagram-looks-like-facebook-s-best-hopeContinua a leggere

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Il social web è un nuovo grande centro commerciale

Il commercio sta piano piano diventando l’elemento centrale del social web. Pubblicità al servizio del commercio e affiliazione per la vendita diretta di prodotti sono i due modelli di business che sostengono la gratuità di Facebook, Instagram, Twitter, Snapchat e tutti i servizi social in cui la partecipazione è gratuita. Eppure non è stato sempre così. Per un lungo periodo sul social web non si vendeva nulla.… Continua a leggere

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Facebook è il leader incontrastato e il resto è noia

Stimolato dalla presentazione di Lelio Simi e Giampiero Riva, sono finito su un articolo che commenta una elaborazione di dati Audiweb relativi ai navigatori dei principali attori del social web. L’immagine di cui sotto vuole fare notizia, ma non rivela la verità di cosa bolle nella pentola del social web italiano: Facebook domina e il resto è noia.

Sì, non è una novità che Facebook sia il dominatore incontrastato del social web, ma quanto dominatore? Prendi la tabellina excel dello stesso articolo e il divario è notevole ma non spaventoso: Facebook ha 23 milioni di utenti, in calo, Google+ circa la metà, Twitter più di un terzo e il resto segue. Dalla tabellina che ho riportato qui, sembra invece che Instagram stia recuperando, con il suo bel +61% di tempo passato sul sito, confrontando però mele con pere, gennaio 2014 con luglio 2014: i mesi si dovrebbero confrontare … Continua a leggere

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