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Tag: ricerca

Archivio: Italia, scuola e agenda digitale: una mezza tragedia

Questo post, riproposto dal nostro archivio, risale a un’epoca in cui si discuteva intensamente del divario digitale e dell’integrazione della tecnologia nel sistema scolastico italiano. Le riflessioni che seguono, pur essendo datate, offrono uno spaccato significativo delle sfide che il paese affrontava allora e, in alcuni casi, che continuano a persistere.


banda larga

Ti invito caldamente a leggere con attenzione il report sull’Italia rispetto a scuola e tecnologia/internet per l’educazione, confrontata con il resto dell’Europa. Il quadro, all’epoca della pubblicazione originale di questo articolo, era in gran parte desolante e le implicazioni erano notevoli per il futuro delle nuove generazioni.

Il grafico che vedi qui sopra (Fig. 2.3: “Broadband speed – % students excluding ‘don’t know’, Italy and EU, 2011-12”) è solo uno degli esempi più lampanti di questa situazione. Mostra la velocità della banda larga disponibile per gli studenti italiani in confronto ai loro coetanei europei, suddivisi per fasce d’età (Grade … Continua a leggere

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I blog aiutano a vendere più libri? No #SalTo13

La ricerca AIE sull’influenza di blog e tv (Che tempo che fa) parla chiara. Fazio fa vendere libri (perché fa milioni di ascolto) e i blog no. La ricerca in realtà dice che qualcosa, poco, i blog di libri spostano, ma a vedere i centesimi di risultato finale, direi che è giusto un incentivo a continuare a parlare di libri online che altro, purtroppo.

Gli Italiani che leggono sono pochi e quelli che leggono i blog di libri ancora meno. L’impatto sulle vendite è risibile e i dati lo dimostrano (le slide mostrano credo solo i dati più positivi, figuriamoci gli altri).

Fatti una idea leggendo la ricerca, utile anche a vedere l’andamento di vendite di alcuni best seller e dinamiche di mercato.

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Social media nelle aziende in Italia, nuova ricerca del PoliMi

Social media marketing

Questa estate ho partecipato e segnalato un questionario rivolto alle aziende italiane per capire come usano i social media in azienda. Il questionario denominato “Social Media Effectiveness Use Assessment” è stato curato da Andrea Albanese, con un campione di oltre 3500 utenti in oltre 2800 aziende.

Segue il comunicato stampa con tutti i numeri. Su iPressLive altri grafici, tabelle e documenti relativi.

Valorizzazione del brand, potenziamento della comunicazione, creazione di una community: questi gli esiti che gli utenti internet si attendono dalle proprie attività sui social media. Il ritorno economico di breve periodo cede il passo alle attività di engagement, sempre più realizzato mediante social media che lavorano attraverso le immagini, mentre suscita scarso interesse il coinvolgimento in partite ai videogiochi, iscrizioni a lotterie e download di coupon.

Questi solo alcuni dei risultati emersi dallo studio “Social Media Effectiveness Use Assessment”, condotto tra luglio e novembre di quest’anno … Continua a leggere

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Generazione 2.0, Io siamo noi: due ricerche sui giovani d’oggi

Segnalo due ricerche sulla generazione nata tra il 1981 e il 2001, detta Generazione 2.0 o Millennials. Una è italiana realizzata da Duepuntozero Research, l’altra internazionale e presentata da Viacom. Sono uno di seguito all’altra.

La presentazione di Generazione 2.0

Il documento di Generazione 2.0

La ricerca Viacom – Io siamo noi

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Il segreto per ottenere attenzione su Twitter

Alcune università americane hanno realizzato uno studio, analizzando 43.000 messaggi, su quali comportamenti siano apprezzati o non apprezzati dagli utenti Twitter. Ragionandoci un po’ non c’è nulla di nuovo, ma non è detto che sia poi così scontato.

Come visto in altri studi relativi ai social network in chiave business, ciò che interessa di più è l’informazione, l’intrattenimento (divertimento) e l’utilità di un messaggio.

Apprezzate le domande e i contenuti personali su ciò che sta succedendo. Bene la conversazione e la condivisione di informazioni. Visti malissimo i checkin su Foursquare condivisi su Twitter, pratica che mi permetto di sconsigliare anch’io.

Be Better at Twitter: The Definitive, Data-Driven Guide – Megan Garber – Technology – The Atlantic.… Continua a leggere

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Un nuovo stile di vita per gli italiani

Consiglio vivamente il download e la lettura di questo report, I potenzialisti, realizzato da American Express sugli Italiani e il loro stile di vita. Nella sintesi si vede come i valori stanno cambiando e non posso che compiacermene.

  • La professione non è più l’unico indicatore dello status di una persona: solo il 28% giudica le altre persone per il lavoro che fanno, mentre il 77% ammira coloro che concretizzano le proprie ambizioni e i propri sogni personali.
  • La famiglia occupa oggi un posto essenziale nel cuore degli italiani: per 7 Italiani su 10 viene prima della vita professionale e un terzo circa (33%) degli italiani in futuro vorrebbe trascorrere più tempo a casa con i propri cari.
  • Più di un quarto degli Italiani (27%) vorrebbe riuscire a trovare un miglior equilibrio.
  • Oltre la metà (58%) dice di aver riscoperto cose, persone e attività che aveva dimenticato
  • “Esprimere il
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Tutti i dati dell’Osservatorio Multicanalità

L’Osservatorio ha pubblicato le quattro presentazioni dell’ultimo studio sulla multicanalità negli acquisiti, comprensivi di molti dati interessanti sul consumatore italiano e su Internet nel nostro paese. Consiglio in particolare la visione della presentazione di Cristina Papini di Nielsen, che riporto a seguire.

Si trovano tutte sul sito ufficiale e su Slideshare, per chi le vuole riprendere e citare, oltre che scaricare.

VEDI: Le presentazione dello studio 2008 dell’Osservatorio Multicanalità.… Continua a leggere

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Social network, progettare per motivare

Chi si occupa professionalmente di social network e community sa bene che gestione e promozione hanno tanta rilevanza quanto lo sviluppo di una piattaforma di tal genere. Ancora è meglio è essere consapevoli che fin dalla progettazione è bene considerare aspetti tutt’altro che secondari, quali le modalità di partecipazione intorno alle quali motivare gli utenti ad essere attivi.

Per approfondire questo tema consiglio vivamente il documento appena pubblicato da Gianandrea Giacoma e Davide Casali, Design Motivazionale.

Lo sto leggendo in questi giorni ed è una ottima lettura per chi vuole capire il dietro le quinte di un social network e chi ha bisogno di capirne meglio le dinamiche, così da progettare meglio e soprattutto con maggiori possibilità di successo.

UPDATE 21.07 Avevo sbagliato a scrivere i nomi dei due autori, con i quali mi scuso.

LEGGI: Design Motivazionale.… Continua a leggere

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Media, weblogs e social media

A che punto siamo con l’impatto sociale dei media partecipativi? A questo tempo l’università di Harvard ha dedicato una giornata di studio. Online si trovano alcuni dei documenti presentati e discussi e una aggregazione di post scritti da alcuni dei partecipanti.

A marzo si è tenuto invece a Washington un altro convegno scientifico su Weblogs e social media. Neanche a dirlo tutti i documenti presentati sono online a disposizione di tutti, paper e poster.

Buona lettura.

LEGGI: Media Re:Public e Weblogs e social media.… Continua a leggere

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Social networking e pubblicazioni

E’ incredibile come, senza tanta fatica, sia possibile trovare studi e ricerche su Internet, social media e social networking fuori dall’Italia. Qualche giorno fa ho trovato i documenti relativi alle ricerche presentate in una conferenza inglese sul social networking organizzata dall’Oxford Internet Institute. Materiale estremamente interessante per chi studia questi fenomeni, anche se non localizzati.

Tra l’altro L’istituto ha un archivio di pubblicazioni liberamente scaricabili molto interessanti.

In Italia chi si occupa di simili ricerche? L’unico che mi viene in mente è Bi.Cromi della Bicocca di Milano, giusto perché qualche settimana fa mi hanno coinvolto in un focus group per una nuova ricerca sulla dieta mediatica degli Italiani.

Se hai altre ricerche da suggerire, in Italia e all’estero, i commenti sono a tua disposizione. Grazie.

LEGGI: Social networking nel Regno Unito.

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