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Tag: televisione

Spegnete i vostri televisori, spegneteli ora, spegneteli immediatamente, spegneteli e lasciateli spenti

Attualmente, c’è da noi un’intera generazione che non ha mai saputo niente che non fosse trasmesso alla TV. La TV è la loro Bibbia, la suprema rivelazione. La TV può creare o distruggere presidenti, papi, primi ministri. La TV è la più spaventosa, maledettissima forza di questo mondo senza Dio, e poveri noi, se cadesse nelle mani degli uomini sbagliati e per questo poveri noi che Edward George Ruddy è morto. Perché questa Società è ora nelle mani della CCA, la Communications Corporation of America; c’è un nuovo presidente in carica, chiamato Frank Hackett, al ventesimo piano nell’ufficio del signor Ruddy e quando una fra le più grandi corporazioni del mondo controlla la più efficiente macchina per una propaganda fasulla e vuota, in questo mondo senza Dio, io non so quali altre cazzate verranno spacciate per verità, qui. Quindi ascoltatemi. Ascoltatemi! La televisione non è la verità! La televisione è

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Quando l’intrattenimento diventa una commodity

What’s striking about this isn’t the fact that some people don’t like season eight – plenty of people dislike plenty of things – but the sense of personal betrayal and disappointment. It’s to do with viewers’ ‘investment’, which feels newish as a metaphor for having sat in front of a TV programme. A barbarous sign of late capitalism, perhaps, an index of commodified leisure, of our enslavement by and impotent resentment of the attention economy.

‘Game of Thrones’ dal London Review of Books: https://www.lrb.co.uk/v41/n11/contentsContinua a leggere

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A proposito di dipendenza da Netflix

I programmi originali prodotti da Netflix (Originals) e disponibili sul mercato americano nel 2018 ammontano a 1500 ore. Di queste 1000 sono di serie tv e circa 140 di film.

In pratica sono 4 ore al giorno, tutti i giorni, per guardare tutto, anche se, a onor del vero, molte produzioni si rivolgono a diverse nicchie di pubblico. Non interessano tutti quindi.

A proposito di dipendenza da televisione, seppur in streaming.

https://qz.com/1505030/keeping-up-with-netflix-originals-is-basically-a-part-time-job-now/Continua a leggere

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La dipendenza da televisione diventa dipendenza da Netflix

Pur nell’entusiasmo di seguire l’andamento di una piattaforma che produce contenuti originali di qualità come Netflix, film compresi, sono freddo, anzi freddissimo sulla sua diffusione. Non vedo alcuna differenza nel spendere ore a fare zapping tra tv generalista e Sky o nel catalogo di Netflix, Amazon Prime Video o YouTube.

La cosa che in prospettiva mi preoccupa, anche a vedere il comportamento degli amici che amano di più la televisione, è lo sviluppo di una dipendenza da Netflix. A leggere l’articolo sull’analisi dell’evoluzione dell’interfaccia utente di Netflix, credo sia evidente come lo scopo della piattaforma sia coprire ogni momento della giornata del suo pubblico, andando a togliere pubblico alla tv tradizionale e ai video online di YouTube. Per avere la conferma basta vedere come cambia la proposta di Netflix a seconda della fascia oraria e del giorno della settimana. Uso Netflix solo occasionalmente e non me ne sono mai … Continua a leggere

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Come rompere la dipendenza da televisione

televisore in strada

Ieri ho acceso la televisione per la prima volta da circa 6 settimane. Ho collegato il computer e ho visto l’ultima puntata di una serie tv ora conclusa. Nel compiere questa operazione mi sono reso conto di aver vinto una dipendenza che molte persone che mi stanno vicine hanno: la dipendenza da televisione. A vedere i dati del consumo medio televisivo (260 minuti a testa al giorno) e la penetrazione che la televisione ha nelle abitudini degli italiani (più del 96%, vado a memoria, dichiara di guardarla), credo sia una esigua minoranza chi vive in una casa dove la televisione non viene accesa ogni giorno.… Continua a leggere

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La social tv in Italia? Un fenomeno marginale

nielsen twitter tv rating

Nielsen e Twitter hanno iniziato a diffondere dati sulle interazioni relative ai programmi tv in Italia.

Sono 2,6 milioni i tweet sui programmi televisivi postati a settembre. Circa 240 mila persone (unique author) hanno twittato almeno una volta su quello che stavano guardando in TV: questi tweet hanno generato complessivamente oltre 128 milioni di impression (numero complessivo delle volte in cui i tweet relativi a un programma sono stati visti) e un’audience media di 225 mila persone al giorno.

A vedere la tabellina dei primi 10 programmi della settimana si evince, al di là degli entusiasmi, come il fenomeno del secondo schermo in Italia sia marginale. Prendi la tabella degli utenti coinvolti per aver visto almeno un tweet relativo al programma (fino alle 5 di mattina del giorno successivo alla messa in onda!), confrontalo con l’ascolto medio del programma stesso e vedrai che, salvo X Factor, il rapporto tra audience … Continua a leggere

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Filtra o rassegnati: ci perderemo quasi tutto

Ami leggere, sei un cinefilo appassionato o un amante della musica o della tv di qualità? La triste verità, come ci ricorda Linda Holmes, è che nonostante passiamo ore a leggere, al cinema, davanti alla tv e ad ascoltare musica, siamo destinati a perderci la quasi totalità di ciò che, a ragione, merita di essere letto, visto, ascoltato. Banale forse, ma non troppo, in un’epoca in cui di fatto abbiamo una scelta infinita su quali contenuti consumare. Con poco più di un click possiamo scaricare un ebook e cominciare a leggerlo in 60 secondi. Lo stesso, più o meno legalmente, con un archivio più o meno prossimo a infinito, vale per la musica, per i film per i programmi tv.

libri

Linda Holmes calcola per paradosso che, leggendo da 15 a 80 anni e selezionando i libri pubblicati dal 1761 in poi, una persona che legge 2 libri Continua a leggere

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House of cards, il primo episodio per tutti su Netflix

house of cards

Il nuovo fenomeno della tv americana, House of cards, di cui si parla tanto non solo per via di Kevin Spacey, ma perché è la prima seria prodotta da Netflix, sistema concorrente alla pay tv via cavo e via satellite, ma in streaming su internet.

Il primo episodio di House of cards è legalmente gratuito per tutti, anche per i non abbonati. Gli abbonati si possono vedere tutta d’un fiato la prima stagione, 13 episodi, senza attendere, tanto che c’è chi si chiede se sia un bene o un male questa overdose. C’è anche ci si chiede se sia vantaggioso per il bilancio di Netflix produrre una serie autonomamente, con 100 milioni di dollari per due stagioni da 13 episodi.

Quel che possiamo fare in Italia è installare Hola e guardarci il primo episodio. Chissà che non lo opzioni qualche network nostrano?

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3D Sky visto da dietro le quinte, per l’Aida all’Arena di Verona

Ho colto con piacere e interesse l’invito che Carlo Rossanigo, capo delle relazioni esterne di Sky Italia, mi ha fatto la scorsa settimana per andare a Verona a toccare con mano la tecnologia che sta dietro alla trasmissione di un evento in diretta in 3D. L’occasione è venuta dall’Aida in programma sabato 23 giugno scorso all’Arena di Verona. Una prima mondiale per Sky in 3D, venduta in molti paesi tra cui Germania, Francia e Corea del Sud, oltre ad un circuito di cinema con trasmissione digitale dai quali è stato possibile seguire l’evento sul grande schermo.

Non sono abbonato a Sky, anche se lo sono stato in passato. Ho un televisore LCD ma non è 3D. Ho visto alcune demo di produzioni HD per la televisione, come un concerto degli U2 (ho saputo poi che è costato 2 milioni di dollari), ma non ho mai … Continua a leggere

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