Il tema del cambiamento climatico è passato un po’ in secondo piano con l’emergenza della pandemia da COVID-19. Sì, il tema della transizione ecologica è entrato nell’agenda della politica europea e di riflessione anche in quella italiana, ma l’orizzonte degli obiettivi è troppo avanti nel tempo. Si parla quasi sempre di 2050, ma il problema è che nel 2050, senza un freno più forte delle emissioni di gas clima alteranti, sarà troppo tardi e avremo superato la soglia che renderà il processo del cambiamento climatico irreversibile. Cosa fare?
Doug Belshaw ha creato un sito dove raccoglie le informazioni (in lingua inglese) più recenti sul tema dei cambiamenti climatici e di come la situazione sia grave e urgente. Non è una lettura allegra, ma è utile per avere una percezione reale di ciò che sta succedendo e di cosa ci aspetta, se i provvedimenti presi dai governi non saranno più drastici e immediati.
Il sito ha anche un feed con cui si possono seguire gli aggiornamenti.
Mi sono imbattuto per caso nel podcastDarknet Diaries e ho pensato di ascoltarne una puntata. Mi incuriosiva la storia del giovane venditore di droga sulla Darknet e ho scaricato l’episodio, appena finito di ascoltare. Una storia vera che sembra un film, ma è assolutamente reale.
V, il ragazzo protagonista di questa storia, comincia a vendere marijuana al college, viene beccato, e invece di mettere la testa a posto si ingegna nel vendere cocaina online. Si inventa un sistema ultrasofisticato per minimizzare il rischio di essere pizzicato: connessione protetta, pacchetti inviati da terzi, transazioni con Bitcoin, trasformazione dei Bitcoin in contanti, comunicazioni criptate. Veramente affascinante.
Non ti dico che fine fa perché il racconto è così appassionante che merita di essere ascoltato senza spoiler.
La prima iniziativa sperimentale di Saper Imparare è partita.
Il 31 Dicembre scorso ho inviato una email a tutti quelli che avevano dato disponibilità a partecipare a un gruppo di lettura sul tema dell’apprendimento, comunicando la scelta del primo libro: Il metodo ultralearning. A questi se ne sono aggiunti altri in corsa, questa settimana. Oggi ho inviato le prime domande per la lettura guidata dei primi capitoli.
A seguire la formula del club e le domande per i primi capitoli.
Se ti piacesse partecipare, fammi avere la tua email, procurati il libro e leggi. Dalla prossima settimana ti manderò le domande sui successivi capitoli.
Da qualche settimana sto sperimentando un metodo per responsabilizzarmi: thinking buddy. In pratica si tratta di fissare una mezz’ora alla settimana e confrontarsi con un’altra persona, con uno scambio reciproco. Su questo metodo ho innestato il 3-2-1 sul tema dell’imparare: 3 cose che ho imparato (nell’ultima settimana), 2 cose che voglio imparare questa settimana e 1 cosa su cui mi sono un po’ arenato. Voglio provare a condividere i contenuti di questa settimana, come ulteriore stimolo a imparare in pubblico dai metodi che sperimento. Penso anche di sviluppare questo metodo offrendolo come servizio. Ne riparliamo ad anno nuovo.
3 cose che ho imparato la scorsa settimana
Tecniche per sviluppare il pensiero creativo: sto leggendo Creatività per tutti di Edward De Bono e sto imparando molto. Devo ancora metabolizzare quanto imparato e sono a circa metà del libro, ma sento che userò molti dei concetti appresi per sviluppare nuove idee
Digiuno intermittente: per 5 giorni ho applicato la tecnica del digiuno per 16 ore, concentrando i pasti nelle 8 ore successive. È stato più facile di quanto avessi immaginato, salvo il dover organizzare la logistica della cena per restare dentro il limite (per me 10-18); sarà l’effetto placebo o il mix con meditazione ed esercizio fisico, ma mi sento a un livello energetico molto molto alto. Speriamo continui. Certamente continuerò ad applicare questo metodo, con qualche pausa quando necessario.
Scrivere dentro Roam Research: sto cominciando a prendere l’abitudine di scrivere articoli e newsletter dentro questa app, cosa che sto facendo anche adesso. Mi aiuta a essere più schematico e a integrare poi idee e note prese durante le mie ricerche. Mi sento più efficiente, più in controllo del mio tempo e più efficace nella comunicazione.
2 cose che voglio imparare questa settimana
Voglio riprendere il corsoHow to learn, a cui mi sono iscritto tempo fa senza dargli seguito. Il weekend natalizio potrebbe essere un’ottima occasione per sfruttare la puasa a favore dell’apprendimento
Journaling dentro Roam Research: a inizio anno posso cominciare un nuovo taccuino e continuare a scrivere il mio journal quotidiano con carta e penna o tornare a usare Roam a questo scopo. Ho un video confronto da vedere per capire che tecnica usare e se fa per me.
1 cosa su cui mi sono impantanato
Gli stimoli creativi sono ancora troppi rispetto al tempo che riesco a dedicare per consumarli. Li devo ridurre e ho cominciato a farlo. L’obiettivo a cui tendere è riequilibrare il tempo dedicato alla creazione (anche di appunti e idee), riducendo il tempo del consumo, seppur filtrato e di qualità
La tua settimana?
Anche se i commenti non sono l’ideale per applicare questo metodo, sei invitato a darmi dei feedback sulla mia settimana e, se vuoi, rispondere allo stesso 3-2-1 per la tua vecchia e nuova settimana.
La fine dell’anno è un’otttima occasione per tracciare un bilancio del proprio anno. L’obiettivo è riflettere per imparare qualcosa di noi stessi. Imparare dagli errori per non ripeterli. Imparare dall’esperienza per capitalizzare su ciò funziona e investire su ciò che va migliorato. Del resto il miglioramento continuo dovrebbe essere uno dei tuoi obiettivi, qualsiasi sia l’ambito di riferimento.
Caratteristica fondamentale del miglioramento è la capacità di esaminare una procedura o un metodo di lavoro e pensare che esista la possibilità di migliorarne l’esecuzione
Creatività per tutti di Edward De Bono
Ho pensato di condividere con te un metodo che ho appreso in un workshop e che ho subito applicato per me, tracciando il mio bilancio personale per il 2020.
L’approccio
Istinto e onestà
Per cominciare è necessario essere onesti con se stessi e lasciarsi andare all’istinto. Per una prima iterazione ti serve meno di un’ora, a patto che nel ragionare sull’anno, con il metodo che ti proporrò a breve, risponderai con le prime cose che ti vengono in mente, senza pensarci troppo. In una seconda fase puoi riprendere la prima bozza che hai scritto ed espanderla. Il lavoro lo fai per te, quindi non ne devi rendere conto a nessuno.
Guardare indietro per andare avanti
Fare questo esercizio non richiede troppo tempo e aiuta a focalizzare l’attenzione su cosa ha funzionato e cosa no, dove sei cresciuto e dove devi lavorare ancora un po’. Fai mente locale sui principali avvenimenti personali di quest’anno, riflettici un minimo e soprattutto pensa a cosa cambiare per il nuovo anno e cosa invece ha funzionato e va replicato. Il risultato finale è congratularti con te stesso per i risultati che hai raggiunto, essere grato di quanto sei riuscito a fare e di aver portato a termine anche quest’anno e avere delle idee puntuali su come affrontare il nuovo anno.
Le 9 aree
Fonte: Ness Labs
La riflessione si raggruppa in 9 aree di interesse, al cui interno puoi andare a sviluppare alcuni temi più specifici.
Salute: forma fisica, salute mentale, alimentazione e nutrizione, sonno e riposo;
Famiglia: Relazioni, tempo dedicato, conversazioni, attenzione;
Amici: relazioni personali, amicizie, community, senso di appartenza;
Conoscere e imparare: corsi, letture, spazio per crescere, nuove conoscenze, studio e ricerca;
Viaggi e cultura: esplorazioni, arte e musei, scambio culturale;
Hobby e creatività: spazio per le passioni, creazione di contenuti, nuove competenze sviluppate o consolidate;
Spiritualità: mindfulness e meditazione, journal e autoriflessione, pratica religiosa o spirituale;
Soldi e finanza: ricavi, stipendi, investimenti, mutui e affitti
Uno schema e un limite
Affrontare ognuna delle 9 sfere può richiedere anche una giornata, a voler essere esaustivi e profondi, ma nessuno ha questo tempo. Ragion per cui il metodo che ti consiglio è efficace ad avere un quadro in circa mezz’ora. Sono certo che se il tuo obiettivo è imparare e cominciare il 2021 col piede giusto, 30 minuti li sai trovare.
Metodo più, meno, prossimo
Fonte: Ness Labs
Per ognuna delle 9 aree prendi un foglio e dividilo in tre colonne. Sulla prima segna le positività, ciò che è andato bene, i successi. Sulla seconda colonna segna invece le negatività, ciò che non ha funzionato, i punti critici. Sulla terza colonna prendi spunto dalle due precedenti e traccia dei suggerimenti su cose da fare o da migliorare l’anno prossimo. Ripeti lo stesso esercizio per ognuna delle 9 aree.
30 minuti per cominciare… e finire
Dedica a ogni singola colonna un minuto e non oltre. Se non ti vengono tante idee non è un problema. L’importante è che tu ne scriva almeno una per colonna e che il tempo dedicato non vada oltre il limite imposto. 27 minuti totali non saranno abbastanza per un bilancio completo, ma ti invito a mettere un timer e sperimentare la costrizione. Ti sorprenderai di quanto riuscirai a tirar fuori in così poco tempo.
Conclusioni
Il prodotto finale è lo scheletro del tuo bilancio dell’anno (year in review). A questo punto puoi decidere cosa fare:
usarlo per scrivere un bilancio più esaustivo, con gli spunti che hai sottomano;
ragionare sulle prossime azioni da implementare andandole a dettagliare meglio;
rendere pubblico il tuo bilancio, eliminando quanto troppo personale o elementi che coinvolgono terzi.
Congratulati con i risultati raggiunti e sii indulgente con te stesso se le cose non sono andate tutte per il verso giusto: sei in buona compagnia.
Se vuoi dare un’occhiata, ho pubblicato il mio bilancio per il 2020. Condividi il tuo attraverso i commenti, se ti fa piacere.
Elizabeth Gilbert, nota al grande pubblico per aver scritto Mangia, prega, ama, racconta molto di se in questa intervista. La cosa che mi è rimasta più impressa è la naturalezza con cui racconta che per lei imparare è condividere. In pubblico. Come servizio agli altri.
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