Uno degli aspetti interessanti di questa esperienza di blogger embedded in Afghanistan al seguito della NATO è conoscere dall’interno e per esperienza diretta l’organizzazione militare e l’attenzione che questa ha verso internet e il social web.
Non scopro oggi che gli USA investono da tempo nella eDiplomacy – ne ho scritto per Il Sole 24 Ore più di un anno fa – ma è curioso notare da un lato l’espansione che gli USA e la Nato nello specifico stanno avendo verso Twitter, Facebook e il social web. La fase preparatoria mi ha già permesso di interagire con numerosi militari e diplomatici per la preparazione di visti e liberatorie varie. Innanzitutto ho avuto a che fare quasi soltanto con militari di sesso femminile e non è cosa scontata direi. Dalla bozza semidefinitiva del programma, di cui non posso scrivere esplicitamente per ragioni di sicurezza negli spostamenti, si evince una macchina organizzativa … Continua a leggere
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