Ce l’ho da parte da tempo e forse l’ho anche segnalato da qualche parte. Ne lascio una traccia anche qui.
Per avere un’idea di come ogni città è connessa con le altre col treno.

Appunti dalla rete
Ce l’ho da parte da tempo e forse l’ho anche segnalato da qualche parte. Ne lascio una traccia anche qui.
Per avere un’idea di come ogni città è connessa con le altre col treno.
Cory Doctorow lo chiama ehshittification. Come lo tradurresti in Italiano? Smerdamento?
Here is how platforms die: first, they are good to their users; then they abuse their users to make things better for their business customers; finally, they abuse those business customers to claw back all the value for themselves. Then, they die.
Cory Doctorow
Il tema è la morte delle piattaforme per autosputtanamento. Non mi viene un altro termine.
Doctorow non ha tutti i torti, ma non mi sembra siamo ancora arrivati alla fase finale.
Non direi neanche che è cominciato il declino. Semmai si è arrestata o si è stabilizzata la crescita, cosa ben diversa.
Il tempo dirà se il picco è vicino e se Big Tech lotterà con unghie e denti per evitare la perdita di redditività e di potere.… Continua a leggere
One CommentSì, il titolo è provocatorio, ma questo è ciò che promettono nuove applicazioni basate sull’intelligenza artificiale, sviluppate per fare compagnia alle persone anziane (ElliQ) e non solo. Sembra un film di fantascienza? No, è oggi, anche se i risultati, va da sé, sono modesti.
… Continua a leggere Comments closedReplika is arguably the best-known example of this. Built by Luka (an AI startup based in San Francisco and Moscow), Replika is designed to be a customized AI friend—the “AI companion who cares,” as the company describes it. Eugenia Kuyda ideated Replika to be “especially helpful for people who are lonely, depressed, or have few social connections.” A boldly ambitious but worthwhile goal.
ElliQ, “the sidekick for healthier, happier aging” is personalized to hold conversations and improve motivation. According to the company, it comprises advanced features like proactivity and daily check-ins which are absent in previous generations of virtual assistants like Alexa or Siri
A novembre una grande operazione anti pirateria (di libri) ha visto il congelamento di tutti i domini usati da Z-Library – uno dei più grandi archivi di ebook al mondo – e l’arresto di un paio di persone. Paradossalmente il progetto non è morto, ma è ancora attivo. L’operazione ha reso irraggiungibili, ai più, i server dove si trovano i libri e dove i libri restano. Ho scritto ai più perché Z-Library è ancora attiva e raggiungibile da browser TOR, sistema usato per navigare su tutto un sottobosco di siti web in buona parte illegali (il darkweb), oltre a permettere a perseguitati e censurati da governi autoritari di poter comunicare attraverso internet bypassando i blocchi, in totale anonimato. Fino alla settimana scorsa era attivo anche il bot su Telegram, comodissimo per consultare l’archivio ed eventualmente scaricare qualcosa da valutare, quasi in tempo reale. Il bot è stato chiuso per violazione … Continua a leggere
Comments closedNon scrivo da tempo di trend tecnologici. Non mi diverte. Non è qualcosa su cui voglio investire tempo (con quale ritorno?). Preferisco scrivere su altri temi più personali o legati al miglioramento e all’apprendimento continuo, quando non mi accontento di scrivere soltanto per me, sul mio sistema di Personal Knowledge Management o sul mio journal.
Le notizie recente sul fallimento di Alexa come progetto per generare ricavi per Amazon e il conseguente taglio al personale dedicato al progetto è qualcosa che mi piace commentare.
Anche su Pandemia, anni fa, scrivevo dell’imminente conquista del web da parte degli assistenti vocali. Alexa sembrava la testa di ponte di un nuovo trend, con gli smart speaker venduti a prezzo di costo o quasi, pur di diffonderne l’utilizzo. Questa conquista non c’è stata.
… Continua a leggere 4 Comments“One employee told Business Insider that currently, “There’s no clear directive for devices” in the future, and that since the
Come volevasi dimostrare, Apple, il paladino della protezione dei dati personali degli utenti contro tutti (e contro Meta/Facebook), sta andando a occupare lo spazio tolto a Meta/Facebook con la propria pubblicità. Alla fine la protezione degli utenti è fumo negli occhi per nascondere una decisione per fare più soldi. Punto. Pensare il contrario è da ingenui.
Per questo ho sempre visto e continuo a vedere il culto dei brand e delle aziende come una versione peggiorata del culto delle religioni tradizionali. Fare l’evangelista di un brand è tempo sprecato, da qualsiasi punto di vista. Se proprio vuoi sentirti parte di un gruppo, almeno scegline uno dove hai un ritorno, se profit, o meglio ancora no profit. Fare volontariato per l’azienda più ricca del mondo non mi sembra proprio necessario.… Continua a leggere
4 CommentsTrovati, messi da parte, ma poi che me ne faccio? Nulla. Considerando però la natura dei link in questione, li copio qua. Magari a qualcuno sono utili o interessano per qualche motivo. Magari ne nasce una sorta di rubrica…
Ce ne sono 15, tra siti web e articoli. La mia coda si è ora ridotta, ma resta molto, troppo lunga. Aspettati un altro post simile nei prossimi giorni.
Leggi tutto: Link (inutili ma) intelligentiUso originale delle mappe per mostrare culture e lingue native. Memoria e testimonianza.
Lo zoo è un concetto superato dalla storia. Non sei convinto? Guarda questa raccolta di immagini per pensarci su
Una ricerca, un sito, pensati come supporto legale alle tragiche vicende di immigrati raccolti e buttati in mare, pur di non aver a … Continua a leggere
Comments closedPer anni ho inseguito ogni novità approdasse sul web e l’epoca era quella del social web. Per fortuna e per intuito ho finito per iscrivermi e puntare sul successo di Twitter, Facebook, Flickr, Skype, YouTube, Feedly, GoodReads, Evernote ma anche del.icio.us, tumblr, dopplr, friendfeed e altri servizi scomparsi. Venivo a conoscerli appena usciti – Skype dopo una settimana dal lancio, quando non lo conosceva letteralmente nessuno – li usavo e in qualche modo li promuovevo facendoli conoscere. Mi divertivo, avevo un servizio e ne traevo un beneficio anche in quanto divulgatore. Ottimo.
A un certo punto ho cambiato atteggiamento. C’è un nuovo fantastico servizio gratuito che mi risolve un problema? Fantastico, ottimo, ma prima di usarlo e dedicargli ore del mio tempo creando contenuti e trasferendo (a mano) dati personali ho deciso di attendere un po’. Soprattutto se il servizio andava a competere con qualche servizio più potente e affermato. … Continua a leggere
2 CommentsL’Economist ha fatto i compiti, ha consultato fonti diverse, e ha raccolti alcuni dati molto interessanti sulle fonti di ricavi e di profitti di Big Tech. Tra le tante perle dell’articolo, ce n’è una che mi ha compito di più: gli app store come casinò:
… Continua a leggere Comments closedIn Apple’s app store, for example, games account for 70% of all revenues, according to documents uncovered during the Epic court battle. Most of this comes from in-app purchases, such as wacky accessories for avatars or virtual currencies. In 2017, 6% of app-store game customers accounted for 88% of the store’s game sales. Those heavy users spent, on average, more than $750 each year.
The Epic trial also revealed that the top 1% of Apple gamers in terms of spending generated 64% of sales and splurged an average of $2,694 annually. Internally these super-spenders are known as “whales”, like their casino equivalents. An investigation
Quei simpaticoni di Flickr passeranno dalle parole ai fatti in 3 giorni, weekend incluso. Così mi hanno scritto poco fa:
… Continua a leggere One CommentCiao pandemia, A partire dal 1º maggio 2022, Flickr inizierà ad applicare le modifiche annunciate che riguardano i nuovi limiti ai contenuti con restrizioni e soggetti a moderazione per gli account gratuiti. In breve: gli account gratuiti con contenuti soggetti a moderazione o restrizioni saranno considerati in violazione dei nostri termini di servizio e verranno rimossi. Gli utenti sorpresi a violare i termini di servizio dovranno abbonarsi a Flickr Pro o rimuovere i contenuti illeciti. Queste modifiche non impediranno di visualizzare o nascondere i contenuti soggetti a moderazione o restrizioni. Ulteriori informazioni sono contenute in questo video. I membri di Flickr con account gratuito che vogliono continuare a ospitare o caricare contenuti soggetti a moderazione o restrizioni dovranno abbonarsi a Flickr Pro entro il 1º maggio. – Il team di