L’idea di creare campagne pubblicitarie dal basso non è nuova. Shell ha pensato di mettere a disposizione della rete uno strumento per generare banner e manifesti con una immagine e un testo, insieme al logo Shell. L’idea è venuta per lanciare una campagna di comunicazione sulle trivellazioni in Artico. Ma… possibile? Possibile che una grande azienda con scheletri nell’armadio in quantità rischi la propria reputazione con uno strumento attaccabile da detrattori?
La risposta è no, perché il sito non è Shell, ma il frutto di una campagna contro Shell. Lo si evince analizzando i testi con attenzione, valutando i link e, in via definitiva, individuando il titolare del dominio, che non è affatto Shell.
Più di uno in rete c’è cascato, pensando fosse Shell a volersi suicidare con una campagna social a forma di boomerang. In realtà è solo il frutto della creatività di attivisti ambientalisti che ne … Continua a leggere
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