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Tag: social media

Una vita in cammino

Guarda caso, il tema della dipendenza da social media appare anche in libri su tutt’altro tema, come A walking life:

We become addicted to social media because it’s designed to tap into our evolutionary need for connection and approval. Every time you look at a computer screen or use a cell phone device, says cyborg anthropologist Amber Case, “you’re a cyborg.”

A cyborg, though, no matter what form it takes—we take—is still an embodied creature. We are embodied creatures. We sit too much, we diet, we go to the gym, we consume food we know isn’t good for us, we slouch in front of Facebook even after our eyes have grown tired and our brains have stopped registering our friends’ posts; we abuse and neglect and attempt to control our bodies in countless ways. Until, that is, we’re involved in an accident or contract an illness or achieve an

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Archivio: La comunicazione ambientale e i social media

Questo post ti riporta indietro nel tempo, precisamente al 2009.

L’ho mantenuto come una sorta di istantanea digitale, un modo per osservare come si discuteva di temi a me cari – ambiente, comunicazione e social media – in un’epoca in cui il panorama digitale era molto diverso da quello attuale. Rileggerlo oggi offre una prospettiva interessante su come le idee e le strategie si sono evolute, e su quanto velocemente il web e la sua influenza abbiano trasformato il nostro modo di interagire con il mondo e di promuovere il cambiamento.


Domenica prossima 24 Maggio avrò il piacere di conversare su argomenti a me molto cari: ambiente, comunicazione e social media. L’occasione viene da un workshop organizzato dall’Ente Parchi Lago Maggiore in occasione della Giornata Internazionale dei Parchi.

Inizialmente pensavo di parlare di come le associazioni ambientaliste stanno cogliendo le opportunità del web partecipativo per diffondere il proprio … Continua a leggere

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Reuters rende disponibili i propri feed RSS

Aggiornamento 2025

Riaffiora dagli archivi di questo blog, precisamente dal maggio 2004, un post che all’epoca sembrava forse audace, oggi quasi un pezzo di archeologia digitale. Questo contenuto, che ho scelto di riportare nella neonata categoria “Storia del blog”, rappresenta una piccola capsula del tempo delle riflessioni che animavano questo spazio nei suoi primissimi anni di vita digitale.

Era un’epoca in cui i feed RSS non erano ancora la norma per i grandi media italiani, e la notizia che Reuters si muovesse in quella direzione era vista come un segnale potente di cambiamento. Ricordo l’entusiasmo, la sensazione di essere in prima linea nel comprendere e spingere per l’adozione di tecnologie che avrebbero rivoluzionato il modo in cui le persone accedevano alle informazioni.

La domanda, allora, era se i “media nostrani” come Repubblica o Corriere avrebbero colto l’occasione, salendo su quel treno Continua a leggere

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