Cerco deliberatamente di non riempire la mia agenda. Ho scelto di non dire sì a qualsiasi cosa. Farlo significherebbe rendermi troppo impegnato e, credo, meno efficace nel raggiungere i miei obiettivi. Voglio sempre avere qualche margine di riserva nel mio tempo, tempo che sono libero di impegnare come meglio credo, compreso spesso non far nulla. Sono libero di prendere deviazioni. Sono aperto alla serendipity.
Consiglio la lettura integrale di The cult of busy, un articolo di Scott Berkun sul quale riflettere con molta attenzione.
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