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Bio hacking, la nuova frontiera del biotech

Uno dei momenti più stimolanti di PICNIC Festival 2012 è stato l’intervento di Cathal Garvey. Non capita tutti i giorni di vedere sul palco di una grande conferenza internazionale un giovane, ma al di là di questo il contenuto mi ha aperto gli occhi.

Il bio hacking non è argomento da prima pagina dei giornali e invece lo dovrebbe diventare. Si tratta di un movimento dal basso, unito dagli strumenti collaborativi del social web, curioso di biologia e capace di organizzare e condividere innovazioni sul lato degli strumenti e delle tecniche legate allo studio della biologia e alle potenziali applicazioni in campo biotech.

A prima vista potrebbe sembrare folle o malsano. Dopo aver guardato il video scommetto sarai incuriosito e aperto a questo mondo. Oggi associamo il concetto di hacker alle reti informatiche e poco più, eppure se applicato ad altri aspetti della nostra vita, pur con una base tecnologica alle spalle, il potenziale innovativo è enorme. Si comincia giocando e spinti dalla curiosità, ma chissà dove ci poterà quaest’onda?

Vale la pena interessarsene. Buona visione!

Published in Web & Tech