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Inviti di aziende per blogger: accettare o rifiutare?

Negli ultimi mesi si sono moltiplicate, anche in Italia, le attenzioni di aziende e di organizzatori di eventi nei confronti dei blogger. Parlando soltanto della mia esperienza personale – in questi eventi non sono mai stato l’unico blogger – ho ricevuto un telefono cellulare, sono stato invitato da Di Pietro, da Edelman, da Ask.com. Nel mese di dicembre andrò a conoscere France 24 a Parigi, tornerò per Le Web 3, parteciperò al convegno annuale di TOP-IX e, novità, visiterò il centro di ricerche europeo di Ask.com a Pisa. Per ognuno di questi ho ricevuto un rimborso per le spese di viaggio sostenute e, in qualche caso, per il pernottamento.

Vittorio Zambardino, con rispetto, onestà intellettuale e buona fede, si domanda se i blogger debbano o meno accettare questo tipo di proposte e come comportarsi in queste situazioni. Per Vittorio accettare potrebbe essere ‘inopportuno’ e comunque:

Forse si potrebbe risolvere premettendo ad articoli e post: ‘Questo post e’ stato reso possibile dall’ospitalità di XX (nome azienda)’. Proprio come quando si scrive ‘informazione pubblicitaria’ su un testo pagato dall’inserzionista. L’importante, alla fine della fiera, è che chi legge sappia com’è nato il prodotto che sta usando.

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Da parte mia non credo di aver mai nascosto rimborsi spese e, allo stesso tempo, non ho mai preso soldi sottobanco (neanche sopra) per scrivere di qualcuno e su qualcosa. Aggiungo inoltre che, se me lo potessi permettere, declinerei cortesemente anche i rimborsi spese. Per avere credibilità la trasparenza, a mio avviso, è la regola numero uno. A questa condizione, il lettore è in grado di valutare le opinioni espresse in coscienza.

Mi piacerebbe però sapere tu cosa ne pensi. Non attivo un sondaggio perché ci vuole una spiegazione che non si può riassumere con un sì o con un no. Spero che i commenti non facciano brutti scherzi.

Published in Varie