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Impressioni dal BlackBerry World

Fino ad una settimana fa non avevo mai provato un telefono BlackBerry, anche se ricordo di avere cominciato a tracciare i successi della casa madre, RIM, fin dalle prime apparizioni in Italia in uno SMAU del 2004 in cui nessuno o quasi li conosceva ancora. Grazie all’invito all’evento globale di Orlando, il BlackBerry World, in cui mi trovo ora, ho avuto modo di provare il BlackBerry Torch e di respirare l’aria che tira qui insieme a 5600 delegati, tra cui partner commerciali, operatori telefonici, società di sviluppo software, giornalisti.

L’impressione che ho avuto, dalla presentazione del capo dell’azienda all’atmosfera che si vive qua è che BlackBerry è molto più di quanto appaia agli occhi di un europeo o di un italiano. Seppur la base clienti nel nostro paese sia tutt’altro che trascurabile, qui nel Nord America BlackBerry è una istituzione. Non solo per la quota di mercato negli smartphone, tra un quarto e un terzo del mercato, ma per l’ecosistema che è riuscita a crearsi intorno in dieci anni. Un mondo che vive e guadagna insieme a BlackBerry, per le applicazioni dedicate, per i servizi business correlati e per tutto quanto un telefono BlackBerry abilita nel settore pubblico e in quello privato.

Non è un caso se siano stati assegnati tre premi, uno per l’applicazione più innovativa in ambito pubblico, in ambito privato e nell’impatto sul business. Vincitori una università, un dipartimento di polizia locale e una azienda italiana, Chiesi Farmaceutici. Esistono infatti poliziotti che usano il proprio BlackBerry per lo scambio di dati e comunicazioni in tempo reale, in maniera sicura e controllata, con l’ufficio base, giusto per fare un esempio di quanto in Italia non vediamo ancora.

BlackBerry certamente soffre la concorrenza di Apple e di Android, tanto da aver ceduto molto terreno sui mercati azionari negli ultimi mesi, più per le prospettive incerte che per i numeri di bilancio. Ciò nonostante la base clienti è di tutto rispetto, in crescita e molto affezionata al suo BlackBerry. Su questo RIM punta per rimanere a galla: offrire prodotti sempre più innovativi, nel solco della tradizione senza abbaondare i suoi cavalli di battaglia. Intorno ad un ambiente sicuro per i dati business, con il plus della piccola tastiera e la messaggistica/email che viaggia veloce su server dedicati, BlackBerry cerca di aggiungere il vantaggio di uno schermo touch, applicazioni nell’ottica della multimedialità e uno schermo più performante in fluidità.

L’unico annuncio fatto qua segue esattamente questo orientamento. Il Bold 9900/9930 ha uno schermo piccolo ma con una definizione e una brillantezza non comuni. Vanta una tastiera comoda ed efficiente e ha un sistema operativo, 7, migliorato ed efficiente. Per il cliente BlackBerry è una naturale evoluzione dei prodotti a cui è abituato e di cui è soddisfatto. Non dubito che all’uscita ad agosto avrà il suo successo. La domanda da porsi è invece: quanto BlackBerry è in grado, con questa strategia, di allargare il suo mercato e di contrastare le sirene della concorrenza? Nella risposta a questa domanda si fonda il successo futuro dell’azienda.

Certo è che il mercato degli smartphone è in espansione e RIM non sembra essere in grado di crescere allo stesso modo. Il mercato dei tablet, in cui BlackBerry è uscita con il suo PlayBook, potrebbe essere un potenziale allargamento del business, per compensare e andare oltre l’attuale mercato smartphone. Su questo torno su con un post dedicato, visto che RIM me ne ha dato uno.

L’impressione complessiva che ho avuto, quindi, è che l’ecosistema costruito negli anni da BlackBerry sia vivo e vegeto, con molte carte da giocare, ma la concorrenza incalza. La sfida è rimanere leader nel segmento business, certamente ricco, cercando di espandere l’appetibilità ad un pubblico geograficamente più esteso e forse più giovane. Seppur abbia visto molti giovani blogger in sala stampa, tifosi BlackBerry, l’età media dei partecipanti è piuttosto alta. Certo, non è un evento per il pubblico e neanche gratuito, ma ciò non toglie che gli sforzi sembrano concentrati su una fascia più adulta. L’innesto del social media marketing potrebbe contribuire a fare la differenza ed è un segnale l’aver ospitato un keynote del marketing di Facebook sulle opportunità business dei social network.

BlackBerry esce certamente rafforzata da questa settimana, con un messaggio chiaro, per gli analisti, per i media e per chi fa business insieme a RIM: non c’è nessuna intenzione di abdicare né ad Android, né ad Apple. Nessun passo indietro, nessuna bandiera bianca. RIM non è arrivata al livello di Nokia, costretta a buttare il suo Symbian e abdicare a Windows Phone 7 di Microsoft. C’è da rimboccarsi le maniche e lavorare duro, ma la motivazione non manca.

BlackBerry World

Published in Web & Tech

One Comment

  1. Se ti vorrai liberare del playbook mi offro disponibile a prenderlo 🙂

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