Bentrovati con Viaggio nella Rete. Continuiamo ad esplorare il tema delle identità digitali e di come, grazie a Internet, sia possibile affiancare alla nostra identità come abitanti della Terra, una nuova identità come abitanti della Rete. Abbiamo con noi Luca Conti, blogger, ecologista, giornalista. Luca gestisce un network di blog tra cui spicca Pandemia, che è sicuramente uno dei blog più popolari di quella porzione della blogosfera che parla l’italiano.
Ciao Luca, tu sei un utente Internet molto attivo e anche come blogger sei sicuramente molto sopra la media dei tuoi colleghi in quanto a prolificità. Il Luca Conti della Rete che rapporto ha con quello che vive a Senigallia nelle Marche?
Ciao Nicola, il rapporto è molto buono visto che la mia identità digitale è una estensione di quella che vive fuori dalla rete, nelle Marche. Si tratta infatti di un’amplificazione delle capacità di relazione e di comunicazione della persona. Il blog può essere paragonato ad una voce sempre disponibile ad essere ascoltata e a dialogare con le altre voci che si incontrano su internet. Nella mia esperienza il blog mi ha permesso di entrare in contatto con altri navigatori e di stabilire delle relazioni sociali sfociate poi in amicizie vere e proprie, con cene e altri momenti di incontro. Probabilmente senza il blog non avrei mai potuto conoscere molti di questi amici.
E infatti, io e Luca ci siamo conosciuti proprio on line e non ci siamo mai visti di persona. Abbiamo già detto che Luca vive a Senigallia nelle Marche: in un’altra epoca (parliamo solo di qualche anno fa) questo sarebbe stato per molti versi penalizzate. Ad esempio, Luca il giornalista non avrebbe mai sognato di poter partecipare a una conferenza stampa con i fondatori del principale motore di ricerca del mondo a MontainView in California.Anche a me è successo di sperimentare in prima persona la capacità di internet di annullare le barriere spazio-temporali. Nel maggio 2005, seguendo comodamente dalla scrivania di casa una conferenza di Google con gli analisti, il Google Factory Tour, ho potuto seguire attraverso una diretta audio-video la presentazione di nuovi servizi. Senza internet avrei dovuto avere un accredito stampa e prendere un volo per la California, senza considerare l’impegno in termini di tempo e di costo.
Curioso come sono poi, non mi son limitato ad attendere lo svolgersi del programma ma sono andato avanti nel visionare la presentazione di Google e ho scoperto, prima che fosse annunciato al termine della giornata, la nascita della home page personalizzata di Google. Un servizio, oggi offerto a tutti gli utenti, fino a quel momento segreto e oggetto di molte speculazioni, visto che la società è quotata in borsa e capitalizza oggi più di IBM.