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Condé Nast Italia investe sul web in comunità e blog

Il 2007 sarà l’anno degli investimenti degli editori di periodici italiani sul web. Il Gruppo L’Espresso ha già fatto alcune mosse, Mondadori sta per lanciare un progetto digitale in grande stile tra poche settimane e Condé Nast apre domani le porte di Style.it.

In questo nuovo sito, così come già avvenuto all’estero, confluiranno gli interessi web di tre testate di successo in edicola: Glamour, Vanity Fair e Vogue. Ciò che mi colpisce a prima vista è come il sito sia orientato alla comunità e ai blog. Gran parte dei contenuti prodotti dalla redazione di Style.it sono pubblicati con una piattaforma blog, con parole chiave associate ad ogni contenuto ma senza commenti. Veri e propri blog sono invece quelli degli utenti o, dovrei dire, delle utenti.

Chi si registra gode di un proprio profilo, uno spazio streetmemo (album fotografico?) e un blog. Le utenti quindi producono, in prospettiva, buona parte dei contenuti e hanno un grande spazio. La testata non sembra di immediata navigazione e i testi sembrano sovrastare la grafica (e l’estetica). Spazio anche per una sezione video e audio, non prodotta dalle utenti. I feed RSS sembrano un po’ sacrificati e senz’altro si può fare di più e di meglio per educare le lettrici ad un uso consapevole degli stessi.

Credo sinceramente che progetti simili vadano incoraggiati e sostenuti, se non altro per le potenzialità di evangelizzare al nuovo web masse di utenti che non sono smanettoni, parlando la loro lingua e dando loro strumenti utili di espressione che, quando compresi, verranno senz’altro sfruttati. Su Style.it e a seguire in ogni altra parte del web. Quando il lettore comprende il potere che ha in mano, è difficile poi toglierglielo senza pagarne le conseguenze.

I periodici, lo dicono le statistiche, sono il segmento media che più sta perdendo in termini di tempo dedicato e, di conseguenza, in termini di pubblicità. Se Condé Nast ha deciso di aprire Style.it è probabilmente perché lo ha capito prima degli altri.

Link: Style.it.

 

Published in Media & Social media