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La Stampa è il primo giornale ad inchiostro elettronico

L’Italia ha il suo primo quotidiano ad offrire una versione studiata per E-Ink, tecnologia sulla quale si basano i lettori di e-book di nuova generazione, in bianco e nero ad alta resa, con una esperienza molto simile a quella della lettura su carta.

A Torino La Stampa e Simplicissimus Book Farm hanno annunciato il varo imminente di una versione del quotidiano torinese studiata appositamente per iLiad, uno dei principali dispositivi E-Ink sul mercato oggi.

La Repubblica fu la prima a sperimentare questo formato con un test di 300 lettori due anni fa. Peccato che non se ne sia saputo più nulla.

A questo punto si tratterà di conoscere i dettagli dell’operazione e soprattutto il prezzo di lancio, per capire se si tratta di una operazione di immagine (del quotidiano torinese) o di un investimento serio verso il futuro (ammesso che questo sia veramente il futuro).

LEGGI: La Stampa su carta elettronica.

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6 Comments

  1. Come di fronte ad ogni innovazione si creano parti nettamente contrapposte. Chi crede solo nel futuro e chi è inscindibilmente legato al ‘passato-presente’. La questione è che sono due stumenti e mia diversi. Carta ed elettronica. Ad ognuno il suo e ad ognuno la scelta di come utilizzarli al meglio. Scommetto che se nel futuro gli e-books saranno diffusi, e con essi tutti i supporti portabili di lettura, saranno appoggiati allo stesso scaffale della libreria dove regna la carta. E ognuno di volta in volta, in base ad esigenze e volontà deciderà come, quando e quanto usarli.

    (A)

  2. Notizia ripresa sul mio tlog. Quando i nomi tradiscono se stessi. Sui quotidiani la rivoluzione potrebbe anche scoppiare (ma aspetterei ancora molto tempo), mentre penso che il supporto cartaceo non può morire quando si parla di letteratura.
    Il giornale si legge per essere informati o passare il tempo, il libro per piacere personale e c’è un rapporto con la carta stampata unico.

  3. L’idea di un mondo senza carta, senza giornali, senza libri è semplicemente terrificante. La carta stampata è una sosta ristoratrice nel fluire vorticoso ed incontrollabile dell’informazione. Del resto la storia racconta che il nuovo medium non uccide mai il vecchio. L’e-book non ha futuro con i nuovi dispositivi mobili.

  4. per ora è un prototipoc 🙂
    stiamo lavorando sull’ingegnerizzazione del processo e sull’offerta commerciale sperando tempi brevi e di arrivare a testare il mercato ‘vero’
    VP

  5. Preferirei fare la sosta ristoratrice sotto un bellissimo albero e sanza quei camion che distribuiscono la carta. Credo che il contenuto, e non il supporto, sia la sosta ristoratice.
    perdonatemi la battuta 😀

  6. Non credo. I supporti elettronici hanno problemi di usabilità e leggibilità, non fosse altro che per il formato, e si prestano ad un consumo frenetico. La carta è disconnessione.

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