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Privacy, pubblicità e Internet

Il tema della pubblicità online e della tutela della privacy degli utenti è di nuovo caldissimo.

E’ bastato che Microsoft parlasse di nuove funzioni anti tracciamento, da inserire nel nuovo Internet Explorer 8, perché chi si occupa di pubblicità in rete alzasse gli scudi di difesa di un sistema che permette l’esistenza di Internet come la conosciamo oggi.

Ciò non significa però che tutto sia lecito e tutto sia monetizzabile, privacy inclusa.

Non è un caso quindi se anche Google, col nuovo browser Chrome, abbia previsto una modalità di navigazione ‘in incognito’ che consente ,con la chiusura della finestra del browser, di cancellare qualsiasi traccia della navigazione.

In questo scenario arriva in Italia FoolDNS, un progetto che punta a minacciare seriamente il tracciamento degli utenti (statistiche incluse) e tutta la pubblicità che appare sul web. Per raggiungere questo obiettivo, dettato da motivazioni etiche in gran parte condivisibili, si fa uso di un server DNS a disposizione degli utenti e capace di filtrare a priori qualsiasi contenuto pubblicitario.

Il servizio è attivo in fase sperimentale. Non è aperto ancora al pubblico, per ragioni di scalabilità, ma chi vuole testarlo può usufruire di uno dei 50 inviti che sono stati messi a disposizione dei lettori di Pandemia. Prego chi vuole partecipare al progetto, mantenendo un alto livello di riservatezza, di scrivermi una email. In privato provvederò ad inviare, con calma, tutte le informazioni.

Sarà interessante parlarne anche all’ADVCamp.

LEGGI: FoolDNS.

Published in Varie

5 Comments

  1. Accedemicamente l’idea è particolarmente accattivante e mi piacerebbe dare un’occhiata in dettaglio.
    Le reali applicazioni ‘in esercizio’ mi sembrano minare seriamente profilazioni, datamining e pubblicità dagli interessi economici enormi.

    Saluti,
    A.

  2. Ciao e grazie per aver parlato di FoolDns, nel bene e/o nel male 🙂

    Dopo qualche mese di attività ed oltre un milione e mezzo di richieste al giorno abbiamo deciso di aggiornare la pagina dei buoni e cattivi commenti (Friends & Foes) e stiamo passando a rivedere cosa il web dice di noi. Ecco perchè siamo qui ad importunarti sul box dei commenti 🙂
    Nei prossimi giorni ritroverai un link a questo post sulla pagina: http://fooldns.com/friends_and_foes.html

    Qualche brevissimo commento in più sulle cose che _si sono modificate_ in itinere dalla presentazione all’AdvCamp e che crediamo siano importanti da sottolineare per un’analisi approfondita: innanzitutto ci preme di sottolineare che contrariamente al Business Plan iniziale _non erogheremo più banner_ di alcun tipo: il plan è stato modificato e la versione Community è ora libera e non soggetta ad alcun tipo di banner. Ciò significa che NON serviremo banner di FoolDns e/o di altre aziende ‘etiche’ ma che semplicemente oscureremo i sistemi di tracciamento. Punto.

    Questa modifica nei nostri piani imprenditoriali ha portato alla creazione di un servizio ‘FoolDns Business’ che fornisce alle aziende oltre al sistema anti profilazione anche e soprattutto sistemi di creazione policy di navigazione, customizzazione delle liste e reporting in linea con la normativa sulla Privacy e le Raccomandazioni del Garante: i proventi di tale servizio alimenteranno ulteriormente il servizio Community. Se desideri maggiori informazioni puoi dare un’occhiata alle pagine dedicate: http://fooldns.com/b .

    Community è divenuta, intanto, una Public Beta: ciò significa che chiunque può ora, senza necessità di un invito, partecipare alla beta e testare il servizio con i dati di connessione disponibili all’indirizzo http://fooldns.com/beta.html .

    Tra i servizi aggiuntivi implementati per la versione Community capeggiano le liste anti Conficker & Co, un sistema automatico di Opt-Out dai

  3. …principali circuiti di pubblicità, un sistema di Cookie Cleaning, un Advertising Proxy che consente di aggirare i Click-Trackers senza perdere la possibilità di vedere il link proposto ed una serie di altri tool indipendenti che saranno rilasciati com OSS nei prossimi mesi.

    Speriamo che queste informazioni ti siano utili per aggiornare la tua posizione su FoolDns e/o per rivedere il tuo punto di vista.
    Ci farebbe piacere se lasciassi questo commento a margine del tuo post, ma nel caso in cui tu preferissi cassarlo ti saremmo grati se per lo meno volessi controllare che le opinioni che hai espresso (positive o negative) si adattino ancora alla mutata configurazione.

    Per il resto ci auguriamo di vederti presto nella pagina del Friends & Foes sulla lista dei Friends e se passi per Milano saremo lieti di ospitarti per un caffè e quattro chiacchiere sul nostro servizio.

    Grazie mille!

    Quelli di The Fool s.r.l.

  4. michele ficara michele ficara

    Qui comincia a cascare l’asino, mio caro …

    adesso vedremo i pubblicitari (digitali) come sapranno smazzarsi questa (ennesima) patata bollente dopo la tiepida accoglienza si Audiweb da parte del mercato dei big spender…

    Ps Disclaimer: personalmente tifo per l’Adv digitale che ha quasi raggiunto il suo primo miliardino di euro anche in italia (fonte Layla IAB) però questo non significa che ora la strada è tutta in discesa …

    🙂

  5. Roberto Marsicano Roberto Marsicano

    Questa della privacy garatita in rete mi sembra la solita bufala per chi non sa come la rete funziona e come si evolve.
    Infatti, un’azienda USA ha messo in commercio un software che analizza l’indirizzo IP di chi naviga su un certo sito e, anche se la persona non lascia dati di contatto, il sw, tramite il suo indirizzo IP scandaglia la rete per trovare riferimenti di vario tipo fino a trovare quelli anagrafici collegati a quell’indirizzo. Ottenuta l’anagrafica, si passa tutto al contact center che contatterà il prospect.
    Purtroppo, andando a spasso sulla rete, abbiamo già lasciato tracce persistenti che i servizi di law enforcemente di varie nazioni usano già oggi per sapere cosa facciamo in rete.
    Adesso questa tecnologia è disponibile per gli uffici marketing e c’è poca difesa. Checchè ne dicano Google e MS.

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