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La morte nei social network

La morte è un tabù. Meno se ne parla, meglio è, sembra. Eppure, in tema di social network, il tema è destinato a diventare di forte discussione. Cosa succede alla nostra identità digitale dopo la morte? Chi gestisce i nostri spazi? Meglio chiudere tutto o lasciare memoriali? Le domande sono tante, quante le possibili risposte.

Ultimamente il tema è tornato d’attualità con un articolo del New York Times, ripreso poi da Radio3 Scienza, che ne ha trattato un paio di giorni fa, con un mio intervento. La trasmissione del 21/7/2010 è riascoltabile a questo indirizzo (mp3).

Come informazione di servizio, ti segnalo la pagina di Facebook dove puoi segnalare la morte di un tuo amico nel network, così da consentire a Facebook di rendere la pagina un memoriale per gli amici e i familiari soltanto.

Published in Lavora meglio Web & Tech

6 Comments

  1. A me era piaciuto molto il modo in cui Ernesto aveva affrontato la questione dell’eredità digitale, lo scorso marzo.
    Effettivamente si tende a non pensarvici, però è molto importante: ai social network io aggiungerei anche le iscrizioni ai centinaia di servizi web.
    Il problema maggiore però, secondo me, è quello della corrispondenza elettronica, soprattutto attraverso le caselle di PEC: continuare a ricevere comunicazioni importanti via email anche dopo il decesso, specie quelle per le quali è prevista una responsabilità nella non lettura (es. atti giudiziari), eventualmente nei confronti degli eredi, dovrebbe essere tra le principali preoccupazioni di ognuno.

  2. La funzione “utente morto” di facebook è inquietante, nessun dubbio però che il problema sia da affrontare… magari ci pensiamo dopo aver risolto quella questioncina delle 48 ore per la rettifica…

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