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Sul prezzo degli ebook

Da avido lettore di libri, ormai sempre più in formato digitale, ieri cercavo informazioni sul nuovo libro di Luca De Biase, Cambiare Pagina, presentato la scorsa settimana al Festival del Giornalismo di Perugia. Con somma meraviglia ho scoperto che la Libreria Rizzoli, quella del suo stesso editore, vende oggi il libro con un 30% di sconto sugli 11,00 euro del prezzo di copertina, a 7,70 euro, contro gli 8,99 euro della versione ebook in pdf o epub con DRM Adobe (che non si può leggere su Kindle, senza rompere il DRM).

Ieri segnalavo la curiosità su Twitter e oggi Luca De Biase ha chiesto numi all’editore, che ha dato il suo punto di vista. In sostanza, si dice che la domanda di ebook è più bassa e il lettore disposto a comprare oggi a qualsiasi prezzo, a differenza del mercato della carta, dove c’è più concorrenza e quindi lo sconto sul best seller è fondamentale per rimanere sul mercato. A me questa risposta non va giù, mi dispiace.

Non c’è una ragione al mondo perché un libro digitale debba costare più della sua versione cartacea! Se Rizzoli controlla la filiera della carta, dalla produzione alla vendita online su Libreria Rizzoli, lo stesso fa su ebook, considerando che la libreria è la stessa, l’editore idem e il distributore è Edigita, società in cui c’è dentro Rizzoli, no? Vendere un file a 9 euro contro i 7,70 di carta significa ottenere un extraprofitto ingiustificato, alle spalle dei primi lettori in formato digitale, che non vengono incentivati a comprare, ma a piratare. Si dica chiaramente che l’edizione digitale esce giusto per dire che la si è fatta, ma ad un prezzo che significa chiaramente che l’editore rema contro e pubblica col mal di pancia.

Per il lettore è un bel dilemma. Comprare la versione cartacea, dando elementi all’editore per affermare che il pubblico non è pronto per il digitale, oppure comprare la versione digitale e sentirsi stupido e preso in giro? Una terza soluzione non c’è, oppure sì?

Cambiare Pagina

UPDATE 19/4
Online si tira in ballo la questione dell’IVA, al 4% per la carta e al 20% per il digitale. Certo, è una questione, ma ciò non toglie che nel caso specifico, IVA esclusa, l’ebook costa più della versione cartacea e questo è ingiustificato dal punto di vista del conto economico. Se così non fosse, non si spiega perché negli USA le versioni ebook, con prezzo stabilito dall’editore, costino meno della carta, a parità di IVA.

Published in Formazione permanente

4 Comments

  1. In un sistema ideale è però vero che il prezzo lo fa il mercato. In un sistema reale c’è da capire che gli editori non vendono chissà quanto in più optando per il digitale oggi (io ho preso in mano un lettore per ebook solo venerdì,gli autobus pordenonesi non sono decisamente equivalenti alla metro di NYC…). Anche se forse gli converrebbe fare un’analisi dei generi e dei relativi lettori ogni tanto e considerare il mercato specificandone i prodotti…

  2. Se è per questo anche Amazon propone molti ebook per il suo kindle a prezzi superiori a quello di copertina del cartaceo (per noi italiani, viste le spese di spedizione e di dogana dagli Usa è sempre più conveniente l’ebook, ma il problema resta)

  3. Comprensibili entrambi i punti di vista.
    1- L’ebook ha un costo di produzione inferiore e dovrebbe costare di meno.
    2- Nel mercato ebook c’è meno concorrenza e quindi è ragionevole che i prezzi siano superiori. Il consumatore è disposto a pagare. Perché no?
    Per iniziare bene, forse la soluzione migliore sarebbe cercare un allineamento dei prezzi. Carta o file, in fondo si tratta sempre dell’acquisto di un contenuto, non del contenitore.
    Ma questa dinamica dei prezzi non credo sia completamente nuova. Mi viene in mente la fase di transizione da VHS a DVD. Forse l’esempio non è calzante, ma ha parecchi punti in comune.
    In attesa di tempi migliori, leggo ormai solo su ebook reader tutto ciò che non costa di più del cartaceo. Il resto può aspettare.

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