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L’esperienza Klimahouse

Un paio d’anni fa, proprio davanti al mio balcone, una mattina di fine ottobre appare una casa in legno. In quei giorni lavoravo da casa e in un paio di giorni ho visto operai specializzati montare tutte le pareti e le travi in legno del tetto di una casa di due piani. Sono rimasto colpito dalla velocità con cui la struttura è venuta su, una volta gettate le fondamenta (e il garage sotterraneo) e di come ci siano voluti pochi mesi per tutte le rifiniture, fino a quando ho conosciuto i nuovi vicini. Da allora sono affascinato dalle case in legno e Klimahouse, a Bolzano, è stata l’occasione per approfondire l’argomento.

Sono stato piacevolmente colpito dall’invito della Fiera a partecipare* e in un paio di giorni ho avuto modo di apprezzare l’organizzazione e l’ospitalità altoatesina – non è stata una novità perché nel 2010 ero già stato a un’altra fiera locale, invitato come relatore – insieme alla qualità degli interventi negli eventi a cui ho partecipato e al livello di innovazione proposto dagli espositori.

La piattaforma

Ho molto apprezzato la visione del vertice della Fiera di Bolzano che ha riposizionato Klimahouse, una fiera giunta alla 15esima edizione, come una piattaforma. Non semplicemente uno spazio dove esporre prodotti e servizi e trovare clienti, ma questo e molto altro: un momento di approfondimento e confronto sui temi e le politiche legate alla bioedilizia e all’efficienza energetica, l’occasione per vedere dal vivo strutture in legno con tour guidati sul territorio altoatesino, uno spazio di divulgazione scientifica sui temi del cambiamento climatico, sull’energia e l’ambiente, un momento per confrontarsi con parti diverse della società, compresi i più giovani. Un modo intelligente per creare connessioni, far conoscere nuovi prodotti, diffondere buone pratiche attraverso l’esempio, promuovere politiche più efficaci a tutela dell’ambiente, stimolare i media a dare più spazio a contenuti che riempono di valore il dibattito sulla sostenibilità.

Costruire bene. Vivere bene

Non sono un tecnico, né un esperto in termini di bioedilizia. Nonostante questo mi sono avvicinato agli spazi espositivi con curiosità e ho acquisito nuove conoscenze, utili nel giorno in cui mi troverò a pensare a una nuova casa. O magari a consigliare un amico che si trova nella condizione di valutare opzioni per costruire meglio i propri spazi abitativi. Per esperienza personale posso dire che non mi sono trovato per niente preparato quando 12 anni fa sono stato chiamato a prendere decisioni in tal senso, su materiali e opzioni tecniche. A tal proposito mi sarebbe stato molto utile un vademecum pubblicato gratuitamente dall’Agenzia CasaClima, dal titolo “Casa come? Casa Clima“. Si può ordinare e ricevere gratuitamente a casa in forma cartacea o consultare online in formato digitale (compreso il download).

https://issuu.com/klimahauscasaclima/docs/casaclima_vademecum_2019_web

Il vademecum è un manuale pensato per aiutare i committenti (chi decide di costruire una casa o di ristrutturare quella che ha già) e interloquire in modo efficace con progettisti e tecnici, sapendo cosa chiedere e quali termini usare. Il manuale è stato scritto in modo semplice per i non addetti ai lavori. Utile da conoscere per tutti i proprietari di una casa, per migliorarla appena si presenti l’occasione, in termini di efficienza energetica e non solo.

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Condivido in pieno lo slogan di Klimahouse 2020 “Costruire bene. Vivere bene“. Il settore dell’edilizia ha un grandissimo margine di miglioramento in termini di riduzione delle emissioni di gas serra, riduzione del consumo di risorse, riduzione di energia, riduzione di rifiuti. È giusto quindi chiedere a questo settore di fare la propria parte per ridurre il suo impatto ambientale. Non è solo una questione di sostenibilità, ma di salute e di qualità della vita. Chi non vuole vivere meglio?

Prodotti innovativi

L’economia verde è una realtà anche nell’edilizia e le innovazioni si susseguono anno dopo anno. I prezzi scendono, i materiali utilizzati riducono la propria impronta ecologica, grazie a materie prime di origine naturale, la qualità della vita aumenta, la salute ne beneficia e l’ambiente ringrazia. Può sembrare un sogno futuribile ma è già realtà. Ciò che manca perché materiali e buone pratiche si diffondano è una maggiore cultura del consumatore e di chi lo consiglia. Costruire come si è sempre costruito costerà meno, ma non necessariamente il costo iniziale più basso è conveniente. Una casa è costruita per durare decenni, almeno, se non oltre, ragion per cui alcuni investimenti andrebbero valutati su più anni almeno. La convenienza diventa così anche economica. Ci vuole un po’ di lungimiranza e la volontà di guardare avanti.

Lo stato italiano ci ha messo del suo – l’edilizia è uno dei settori che incide maggiormente sul PIL, non solo in Italia – con bonus fiscali di vario genere che riducono ulteriormente i costi, rendendo conveniente anche tecniche innovative da poco sul mercato. Il mio non è un blog tecnico, ma alcuni esempi li voglio fare.

Geniale cappotto sismico

Il nostro paese ha un elevato rischio sismico e tanti edifici pubblici e privati (scuole e non solo) sono stati costruiti prima dell’avvento di normative più restrittive in termini di sicurezza. Questa soluzione (cappotto sismico) permette di rivestire le pareti esterni di grandi edifici per dare stabilità in occasione di terremoti, aggiungendo al tempo stesso un maggiore isolamento termico che fa risparmiare energia d’estate e d’inverno. Il tutto gode di un doppio bonus fiscale statale, ragion per cui i grandi condomini potrebbero trarne un doppio vantaggio a un costo veramente contenuto, soprattutto se confrontato con altre soluzioni.

Naturaliabau

A Klimahouse Naturaliabau ha presentato isolanti realizzati con fibre naturali, quali fibra di legno, fibra di canapa e fibra di juta. Molto interessante il pannello in fibra di juta perché è realizzato a partire dai sacchi di juta utilizzati per il trasporto di cacao e caffé dai paesi tropicali. Doppio vantaggio sul piano della sostenibilità, perché alla fibra naturale si aggiunge il fatto che un materiale destinato alla discarica viene invece riutilizzato per una seconda vita.

La sostenibilità al centro

Apprezzabile infine come a Klimahouse la sostenibilità sia tornata al centro del dibattito, con contenuti concreti e applicabili. Luca Mercalli, all’interno dell’inaugurazione della fiera, ha sintetizzato in pochi minuti come il lavoro degli scienziati dell’IPCC sia rigoroso e inoppugnabile. Il tempo del dibattito è finito. È ora di passare ai fatti e Klimahouse ha dato un grande contributo in questa direzione, con esempi pratici, prodotti già sul mercato, tecniche consolidate che stanno prendendo piede in Europa e nel mondo. Sta a noi cittadini conoscere le alternative e adottarle, senza attendere oltre.

*La Fiera di Bolzano mi ha invitato comprendo le spese di viaggio e alloggio, includendo un gettone di partecipazione, in cambio di contenuti liberi pubblicati sui miei spazi online.

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