Ho sempre pensato che avere un dispositivo capace di produrre video o scattare immagini, piccolo al punto tale da poter essere sempre portato con sè, dotato in ogni caso di una tecnologia di qualità sufficiente almeno per la pubblicazione sul web, potesse risultare utile in molte occasioni.
Non pensavo però che col mio Nokia potessi registrare un video in un momento chiave del Consiglio comunale di Senigallia di oggi, al quale partecipo come Consigliere, per documentare un fatto importante: una votazione di cui si è parlato molto oggi e di cui si continuerà a parlare in città per molti altri giorni.
Senza il video tutti ne avrebbero potuto parlare, portando ognuno la propria verità. Con il video i cittadini possono giudicare i fatti direttamente. Non che il video di per sé sia un toccasana: è un frammento breve, non consente di comprendere cosa succede fuori campo e l’audio non è perfetto. In ogni caso è un elemento in più di democrazia.
Il video è già stato ripreso da un giornale online ed è facile che faccia presto il giro della città.
Il giornalismo partecipativo si misura quotidianamente, nella vita pubblica di ogni piccola grande comunità, senza bisogno di apparire sui telegiornali o di cavalcare suo malgrado attentati o catastrofi naturali. Esiste. Siamone consapevoli.
Tempo fa, in un medio comune qui, hanno vietato qualsiasi ripresa non autorizzata preventivamente, e solo da parte di giornalisti professionisti.
Grazie del contributo Luca,
certo il video non è perfetto ma contribuisce a sbugiardare quanto scritto sul Corriere Adriatico nel resoconto della seduta sa Sabrina Marinelli!
Solo per questo meriti un premio!
Sarebbe stato carino capire cosa urlava il damerino in cravatta (cicconi massi)
Credo le parole più usate siano stato ‘Fascista’,
mentre l’epiteto più divertente è stato ‘Libraio del Corso’ che non ho capito se è un’offesa.
Libraio del corso non l’avevo sentito 🙂
Gianluca hai ragione, anche se non ne comprendo il motivo, visto che si tratta di un incontro a porte aperte, dove c’è anche la stampa e il pubblico.
Sia ben chiaro, io ti do ragione. Se tu avessi la buona volontà di spiegarlo anche al mio Sindaco e a tutti i consiglieri di maggioranza, forniresti un servizio alla collettività. 🙂
Luca, considerati fortunato perchè come dice il primo commento, non sempre le riprese video o audio sono autorizzate ne ‘tollerate’. Un saluto, ciao! 🙂
Da noi a Desenzano c’è una webcam posizionata direttamente nella sala del consiglio comunale. Tutti i video sono accessibili attraverso l’archivio sul sito del comune:
http://comune.desenzano.brescia.it/italian/cc-archivio.php
Personalmente ho provato solo una volta a darci un’occhiata e quindi non so bene come sia la qualità, però mi sembra comunque una cosa da segnalare.
Mi fa specie, nel video da te presentato, che sia necessario parlare con microfoni e megafono in mezzo a gente adulta. Nelle chiese si trovano centinaia di persone e quando il pret parla c’è silenzio. Possibile che non sia possibile in una sala comunale con un decimo delle persone (forse meno)?
Il megafono era per disturbare, i microfoni per la registrazione della seduta.
Tempo fa, in un medio comune qui, hanno vietato qualsiasi ripresa non autorizzata preventivamente, e solo da parte di giornalisti professionisti.
Grazie del contributo Luca,
certo il video non è perfetto ma contribuisce a sbugiardare quanto scritto sul Corriere Adriatico nel resoconto della seduta sa Sabrina Marinelli!
Solo per questo meriti un premio!
Sarebbe stato carino capire cosa urlava il damerino in cravatta (cicconi massi)
Credo le parole più usate siano stato ‘Fascista’,
mentre l’epiteto più divertente è stato ‘Libraio del Corso’ che non ho capito se è un’offesa.
Libraio del corso non l’avevo sentito 🙂
Luca, considerati fortunato perchè come dice il primo commento, non sempre le riprese video o audio sono autorizzate ne ‘tollerate’. Un saluto, ciao! 🙂
Gianluca hai ragione, anche se non ne comprendo il motivo, visto che si tratta di un incontro a porte aperte, dove c’è anche la stampa e il pubblico.
Sia ben chiaro, io ti do ragione. Se tu avessi la buona volontà di spiegarlo anche al mio Sindaco e a tutti i consiglieri di maggioranza, forniresti un servizio alla collettività. 🙂