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Social network e giornalismo

Mauro Giordano, giovane laureando, mi ha posto alcune domande per la sua tesi. Considerandole di interesse pubblico, le ripubblico a seguire.

Tu hai scritto un libro intitolato “Fare business con Facebook”, ma ne hai dedicato anche uno a Twitter. Secondo te, Facebook, può essere definita una nuova fonte giornalistica?

Facebook in quanto tale no. Sarebbe come dire che Google è una fonte giornalistica, perché rimanda a siti web. I profili degli utenti lo possono essere invece, certo

In che modo aiuta i professionisti dell’informazione? Viene utilizzato nel modo corretto o ha delle potenzialità che ancora non vengono sfruttate al massimo?

In quanto fonte è un modo di ricavare notizie, ma può essere anche un modo per diffonderle e per ricevere feedback da parte dei lettori. Per diffonderle ci sono casi interessanti, come Il Fatto quotidiano, per il feedback c’è ancora da lavorare per trarne il massimo

Quale ambito giornalistico (esteri, politica, sport, cronaca locale, economia ecc..) ti sembra maggiormente interessato dall’uso di Facebook?

Cronaca per andare a indagare sui profili dei protagonisti della cronaca, politica e sport per i profili dei personaggi pubblici, ma anche esteri per ricavare news sulle rivolte internazionali

Chi si è occupato di questo tema, ha più volte sottolineato che usare fonti da Facebook pone due problemi principali: la privacy e la verifica delle fonti. Sei d’accordo?

Oserei dire che tali problemi sono quelli della professione giornalistica, che non dovrebbero cambiare se si usa Facebook, no?

Verificare ugualmente le informazioni sul campo, può essere considerato un connubio tra il vecchio mestiere del giornalista e una nuova figura più evoluta?

Il lavoro non cambia, cambiano i mezzi in rapporto ai tempi. Le regole base restano le stesse

Visto che sei un esperto di tecnologia applicata al giornalismo e alla comunicazione, quali sono le novità che si stanno affermando o che nei prossimi mesi cambieranno ulteriormente gli scenari?

Molto interessante è ad esempio il lavoro di Andy Carvin su Twitter @acarvin. A mio avviso quello è il prototipo di una nuova evoluzione della professione, volta all’ascolto e all’uso delle fonte sul campo che usano i social network, soprattutto quando sul campo non c’è nessun giornalista

Nel giornalismo molti parlano di un dualismo Facebook-Twitter. Qual è il più efficace e quali sono punti di forza e difetti di questi due strumenti. Tra le due qual è la migliore fonte giornalistica?

Sono due strumenti diversi, usati per scopi diversi, che solo in parte si sovrappongono. Twitter è più pubblico, quindi più accessibile. Facebook più personale, con i pro e i contro del caso. Come fonte generale Twitter offre più contenuti di Facebook, considerando che i contenuti pubblicati su Facebook sono privati nella maggior parte dei casi. Come canale di diffusione e di feedback dipende da paese a paese. In Italia Facebook ha molti più utenti, quindi al momento è più interessante. Nel Regno Unito è l’opposto, anche se Facebook domina come massa di utenti complessivi. Non c’è un meglio o un peggio quindi, dipende dagli scopi e dalle circostanze

Affidarsi a questi strumenti avvicina alle notizie o contribuisce creare un giornalismo da scrivania che allontana dai fatti?

Il giornalismo da scrivania nasce con l’abuso del servizio delle agenzie di stampa. Stare attaccati ai social network al posto delle agenzie tradizionali non cambia la sostanza. Il problema sono le risorse per coprire i fatti sul campo, oltre alla volontà di farlo.

Published in Lavora meglio Media & Social media Web & Tech