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La televisione ci offre ciò che desideriamo e i click hanno conseguenze

Non ho ancora avuto modo di scriverne diffusamente, ma The Information Diet è un libro che devi leggere! L’ultimo spunto del relativo blog richiama un passaggio fondamentale del libro, di cui ho avuto la riprova giusto stamattina.

Ogni volta che Bruno Vespa realizza una puntata con i suoi famosi plastici, l’indignazione sui social network sale alle stelle e tutti a parlarne, condividere immagini e commentare negativamente. Perché Vespa (per prendere il primo esempio) continua su questa strada, quando apparentemente i suoi contenuti non sono apprezzati? La ragione è semplice.

La tv e Vespa ci offre ciò che vogliamo. Se non fosse così, i plastici di Vespa cadrebbero nell’indifferenza, l’ascolto crollerebbe, la gente parlarebbe d’altro e, puntata dopo puntata, Vespa sarebbe costretto a chiudere, ma non è così.

Più lo guardiamo, più ci indignamo, più ne parliamo, più Vespa continua ad esistere nelle forme che lo hanno reso noto. Non c’è nessun complotto per far diventare gli spettatori stupidi. Sono gli spettatori che scelgono e che fanno sì che Vespa continui ad esistere.

Lo stesso avviene sul web. Invece di condannare e denigrare i giornali che promuovono il nudo e lo scandalo per attirare click, invece di lamentarci di come sono stupidi i video dei gattini su YouTube, di come un video idiota possa essere stato visto da milioni di persone, smettiamo di consumare questi contenuti e dedichiamoci ad altro.

Clay Johnson conclude giustamente che se vogliamo più contenuti di qualità abbiamo un’arma potentissima. Consumarli, cliccarli e renderli centrali nella nostra dieta di informazione.

Information Diet | Clicks Have Consequences.

Published in Media & Social media