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L’Italia non chiude il filesharing e neanche Kickasstorrents

Titoli drammatici mettono in allarme gli utenti abituati in massa a scaricare file dai circuiti di scambio. Il Fatto titola “L’Italia elimina il filesharing” e ANSA che “Gdf chiude in Italia sito pirata Kickasstorrents“, anche se nell’articolo si parla di inibizione, come si dovrebbe in realtà.

Di cosa stiamo parlando? Di un provvedimento della magistratura che impone ai provider internet italiani di inserire in una lista vietata il dominio di siti illegali, compreso il Kickasstorrents di cui sopra. Questo significa che il sito chiude o che non sia raggiungibile dall’Italia? proprio per nulla.

Se non fossi finito in una di quelle notizie, non me ne sarei neanche accorto. Perché? Basta modificare il DNS (l’indirizzo internet al quale arriva la richiesta di convertire l’indirizzo WWW nei numeri dell’indirizzo IP del sito da visitare) sul proprio browser e inserire i due DNS di Google: 8.8.8.8 e 8.8.4.4 e il gioco è fatto. Non tutti gli utenti sono sbbastanza preparati ma c’è da immaginare che molti si sono già attrezzati o si attrezzeranno per scavalcare l’ostacolo.

Qualche giornalista ha scritto quanto sopra? Negli articoli che ho letto no e forse avrebbero dovuto, giusto per opera di servizio e di informazione, sbaglio?

Published in Web & Tech

2 Comments

  1. E’ cattivo giornalismo. Come per Pirate Bay liberamente raggiungibile: http://194.71.107.80/

  2. Purtroppo i limiti della stampa generalista su questi argomenti tecnici sono tristemente noti..

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