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Laterza lancia gli ebook in streaming: Lea (Libri ed altro)

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Laterza esce dal gruppo e prova a buttarsi sulla moda del momento nel mondo dell’editoria digitale: il consumo di contenuti in abbonamento streaming con Lea (libri e altro). Sull’onda del successo di Spotify per la musica e di Netflix per il video, sono nate negli ultimi tempi molte startup con l’obiettivo di fornire un catalogo di ebook accessibile in forma limitata o illimitata in cambio di un abbonamento mensile.

Laterza da giugno offre per 7,90 € al mese (4,90 € in promozione) l’accesso a 300 titoli del suo catalogo. Al di là del fatto che siano compresi o meno titoli novità o che un lettore fedele alla casa editrice potrebbe trovare conveniente questa forma di lettura, mi chiedo che senso abbia proporre un servizio simile con i titoli di una sola casa editrice e comunque in un numero tutto sommato così modesto.

A mio avviso lo Spotify del libro digitale non avrà vita facile in Italia almeno, per una doppia ragione: il lettore medio legge pochi titoli all’anno e quindi spende meno in un anno di quanto gli costerebbe un abbonamento mensile per 12 mesi; a questo potremmo aggiungere che i lettori che diventerebbero subito abbonati solo quei pochi che leggono tanto, che finirebbero per spendere meno di quel che spendono ora in libri digitali, provocando paradossalmente un calo di ricavi tra questi utenti.

Insomma, un editore non ha alcun vantaggio a sussidiare la lettura dei lettori forti e potrebbe certo attrarne di nuovi, che spendono più di quel spendevano prima, magari leggendo come prima (e quindi perdendoci sul piano strettamente economico), ma il tutto si basa su un equilibrio finanziario precario.

Un libro non è né un brano musicale che si ascolta infinite volte, né un film che si consuma in due ore di tempo. Venderlo in abbonamento quindi non ha senso, perché il tempo della lettura resta quello e il consumo del lettore medio non aumenta con l’abbassarsi del prezzo.

C’è qualcosa che forse non ho considerato in questo ragionamento?

Published in Formazione permanente

4 Comments

  1. fabrizio venerandi fabrizio venerandi

    Che è Laterza, quindi saggistica. E che i titoli dovrebbero diventare diverse migliaia nel corso dell’anno. Per uno studente in tesi (per fare un esempio banale) poter accedere ai soli capitoli di suo interesse all’interno di un catalogo Laterza potrebbe essere interessante. E questo senza considerare il plus dato dai commmenti degli altri lettori.

  2. Luca Albani Luca Albani

    Ciao Luca, il tuo lettore tipo, quello che non leggerà i libri di Laterza in streaming, quello che hai immaginato scrivendo questo post, magari molto simile a te per età ed abitudini, potrebbe essere solo uno dei lettori possibili là fuori, adesso. Ecco, forse questo non l’hai considerato. A giugno sottoscriverò il servizio e poi ne scriverò anch’io; bravo che ti sei sbilanciato già adesso sulla fiducia, a due mesi dall’avvio di Lea 🙂 e brava Laterza che prova “le mode del momento” da sola, in un Paese dove com’è noto gli editori si lanciano in sperimentazioni tutti i giorni… 😉

  3. pandemia75 pandemia75

    OK Fabrizio, quel lettore oggi che alternativa avrebbe reale? Comprarsi qualche titolo? Leggerli in libreria?

    Nel primo caso per il lettore conviene, spende meno e legge di più, ma l’editore guadagna meno.

    Nel secondo, se il lettore paga anche solo per un mese e non va in biblioteca, per Laterza sono soldi in più e Laterza vince.

    Staremo a vedere cosa succede.

  4. pandemia75 pandemia75

    Auguro a Laterza tutto il successo e sicuramente lo proverò. Discuto solo sull’efficacia del modello, che non credo funzioni. Felice di sbagliarmi 🙂

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